A nome del Coordinamento “Sciogliamo il Nodo”, che rappresenta più di 25 tra associazioni, comitati e imprese, e il Comitato “Salviamo Collestrada" ribadiamo con fermezza il nostro sdegno per le affermazioni dell'ex assessore Melasecche durante il Consiglio regionale del 28 gennaio.
Il consigliere, in realtà unico vero promotore del progetto del Nodo, ha ricevuto solo 11 voti su 20.000 dai cittadini di Ponte San Giovanni alle recenti elezioni, un dato che secondo noi testimonia chiaramente il dissenso della cittadinanza alla realizzazione dell’opera.
Nonostante ciò, continua a denigrare e diffamare pubblicamente, senza mai fare i nomi dei membri del comitato che a suo dire avrebbero interessi personali nel bloccare la realizzazione del progetto.
Senza rischio di essere smentiti precisiamo categoricamente che nessun membro del comitato verrebbe espropriato per realizzare l’opera, mentre purtroppo circa 120 soggetti tra famiglie, imprese e singoli cittadini dovrebbero subirlo. Ecco di seguito la lista pubblica degli espropriati Elenco espropriati
Alcuni di loro sono ritratti nella mostra fotografica "Espropriazione indebita per pubblica inutilità", di Emanuela Bianconi. Sono queste le persone coinvolte… famiglie, aziende che da 23 anni fanno i conti con un'opera inutile, costosa e dannosa e soprattutto non risolutiva per il problema del traffico di Perugia.
Il consigliere Melasecche continua a denigrare pubblicamente i cittadini che si sono opposti, tentando di infangare l'immane lavoro svolto dai comitati nello studio e nella divulgazione del progetto del Nodino. Abbiamo realizzato infatti ben 12 presentazioni pubbliche, con la partecipazione di centinaia di persone ad ogni incontro.
Lo sdegno è totale quando senza vergogna parla di “condivisione del progetto” dimenticando che ci ha impedito fisicamente l'ingresso all'unica presentazione a Palazzo Donini.
Sarebbe superfluo confutare ulteriormente le falsità reiterate nelle interviste rilasciate sui vari mezzi di stampa da Melasecche. Altrettanto inutile sarebbe ribadire per l'ennesima volta come l'ex sindaco Romizi abbia più volte mutato la propria posizione nel corso del suo mandato. Ciò è legittimo, ma non è corretto affermare di averla sempre mantenuta. Lo preghiamo, pertanto, di non cadere nelle inesattezze del suo collega di opposizione; non è da lui.
Accogliamo con favore la decisione della commissione regionale di valutare attentamente i pro e i contro di questo progetto, il quale avrebbe un impatto significativo sull'intero territorio perugino, torgianese e corcianese, e di conseguenza sulla vita degli umbri per i decenni di lavori previsti. Un'opera che, senza risolvere il problema, costerebbe complessivamente oltre un miliardo e mezzo di euro.
Confidiamo, inoltre, che questa nuova giunta ponga finalmente al centro della propria politica e dei propri investimenti in tema di mobilità e trasporti, alternative alla costruzione di nuove strade.