Questo è solo l'inizio
Lo ha detto Israele dopo aver ripreso a bombardare Gaza, violando apertamente l’accordo di tregua. Quasi mille morti solo nelle prime 48 ore
Si tratta di uno degli attacchi più violenti da quando è cominciata la guerra ed è avvenuto nel cuore della notte, mentre tutti dormivano. Nessuno se lo aspettava.
I nostri colleghi sul campo ci hanno raccontato la corsa disperata di una madre verso l’ospedale con il corpo della sua bimba in braccio; le grida di dolore di un figlio, in ginocchio tra le macerie, mentre chiamava il nome di suo padre che non gli risponderà più; le strade, trasformate in cimiteri a cielo aperto.
Ma la cosa peggiore è che, come ha detto Israele “Questo è solo l’inizio”.
Nonostante il pericolo e la devastazione, il nostro partner nella Striscia sta continuando a fornire cure e assistenza sanitaria alla popolazione stremata: la situazione è già estrema ma peggiora di continuo.
Ecco le problematiche più urgenti:
🔸 Rifugi: il numero degli sfollati aumenta ma mancano materiali da costruzione, tende o caravan e tutto è reso più difficile dalla presenza di macerie ovunque.
🔸 Carenza di carburante ed elettricità: ospedali e cliniche mobili ricevono forniture insufficienti.
🔸 Assistenza medica: il numero dei feriti è altissimo ma le restrizioni rendono difficile far arrivare materiale sanitario e medicine.
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