Per le vittime di tutti i genocidi
Il Monumento di Vittorio Pecchioli a Piazza Grimana: basterebbe un restauro, la collocazione al centro della piazza per arricchirlo di senso
Il XX Giugno di quest’anno, come tutti gli anni, la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi andrà a depositare una corona al Monumento di Vittorio Pecchioli a Piazza Grimana: intitolato inizialmente al massacro di palestinesi da parte delle falangi libanesi a Sabra e Shatila, è diventato poi “In memoria delle vittime di tutti i genocidi”. Acquisendo quest’anno un significato non solo simbolico, ma più pregnante, se si pensa a quello che il governo israeliano di Nethanyau compie contro i palestinesi della Striscia di Gaza, vittime di un vero e proprio tentativo di genocidio e fa compiere da anni dai coloni illegali in CisGiordania contro i palestinesi vittime di un costante tentativo di pulizia etnica. Un Monumento, quindi, che aldilà del valore artistico, ha in questi tempi che ci è dato da vivere un grande valore simbolico, ed è assurdo che venga lasciato in quell’angolo defilato della piazza, vittima della ruggine che l’assale, simbolo più dell’orrore che viene perpetrato che di quello che si voleva e si vorrebbe non accadesse più. Eppure basterebbe un restauro, la collocazione al centro della piazza con scritto in arabo, israeliano, italiano e inglese a chi è dedicato per arricchirlo di senso, qualificando così una giunta comunale che non può burocraticamente seguire il tran tran della precedente ma dare rispetto a essa forti segnali di discontinuità e anche di una diversa e concreta sensibilità su un tema come quello delle vittime civili della guerra che, come sempre, di essa sono le prime e più indifese vittime.
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