Mohammed: ucciso a 12 anni, era testimone del massacro dei paramedici
Silenziare i testimoni è l’ultima frontiera dell’impunità
L'esercito israeliano ha giustiziato Mohammed Bardawil, 12 anni, il testimone oculare del massacro dei paramedici palestinesi a Gaza. Mohammed era l'unico testimone sopravvissuto, che ha visto l’IDF mentre commetteva la strage. Stanno uccidendo tutti i testimoni del #GENOCIDIO Rula Jebreal
Aveva 12 anni. Si chiamava Mohammed Bardawil. Era uno dei 4 testimoni oculari dell’esecuzione di 15 operatori umanitari palestinesi, tra cui paramedici della Mezzaluna Rossa e personale Onu, da parte dell’esercito israeliano nel marzo 2024 a Rafah. Mohammed è stato ucciso questa settimana nella zona di Mawasi. Silenziare i testimoni è l’ultima frontiera dell’impunità. Giulio Cavalli
Le forze israeliane uccidono un bambino di Gaza di 12 anni: un testimone chiave del massacro di un paramedico. Il dodicenne Mohammed Bardawil è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco dalle forze israeliane nella regione di Mawasi a Gaza questa settimana. Mohammed non è stato solo un'altra vittima civile: è stato uno dei soli quattro testimoni sopravvissuti a un massacro agghiacciante avvenuto nel marzo 2025, quando le truppe israeliane giustiziarono 15 paramedici, operatori umanitari e personale delle Nazioni Unite a Rafah. Il suo racconto, in qualità di testimone oculare, includeva affermazioni secondo cui alcune vittime sarebbero state colpite a bruciapelo, a un solo metro di distanza. Sebbene fosse stato intervistato dal New York Times durante l'inchiesta, alcune delle sue testimonianze più schiaccianti non sono mai state pubblicate. Mohammed e suo padre, Saeed, furono rapiti durante il massacro dall'ufficiale israeliano, il maggiore Nikolai Ashurov, e in seguito costretti a partecipare alle evacuazioni militari a Tal al-Sultan. La loro sopravvivenza è stata cinicamente sfruttata dall'esercito israeliano per sostenere che i civili non erano stati danneggiati intenzionalmente, ignorando il fatto che erano stati risparmiati solo per esigenze operative. Mohammed avrebbe dovuto rilasciare una seconda testimonianza agli investigatori internazionali, questa volta alla presenza di specialisti in traumi infantili. Ma prima che ciò potesse accadere, è stato ucciso, mettendo a tacere una voce cruciale nella ricerca della giustizia. https://www.instagram.com/onepathnetwork/p/DJns_h9y67l/
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