26/08/2025
direttore Renzo Zuccherini

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Israele: la piazza contro il governo degli assassini
Finalmente, sembra che una parte della società israeliana cominci a prendere consapevolezza del tunnel morale, politico e umano in cui il nazionalismo sionista ha condotto il paese. Era ora

Decine di migliaia di manifestanti sono scesi in piazza sabato a Tel Aviv per chiedere la fine della guerra nella Striscia di Gaza, il giorno dopo che il primo ministro israeliano Netanyahu ha annunciato il suo piano di conquista di Gaza City, la più grande città del territorio palestinese.

Dopo 22 mesi di guerra Netanyahu sta affrontando fortissime pressioni in Israele e all’estero per porre fine alla sua offensiva nella Striscia di Gaza, dove più di 2 milioni di Palestinesi sono minacciati da “fame diffusa”, secondo le Nazioni Unite.

Secondo il piano approvato dal gabinetto di sicurezza israeliano, l’esercito si sta “preparando a prendere il controllo di Gaza City”, un’area urbana in gran parte distrutta nel nord del territorio.

Sabato a Tel Aviv, i giornalisti presenti sul posto hanno stimato i manifestanti in decine di migliaia, mentre il forum delle famiglie degli ostaggi ha indicato una cifra di 100’000 persone. 

Finalmente, sembra che una parte della società israeliana cominci a prendere consapevolezza del tunnel morale, politico e umano in cui il nazionalismo sionista ha condotto il paese. Era ora. Ci sono voluti 60.000 morti, di cui 20.000 bambini, per risvegliare la coscienza popolare in Israele: speriamo che non venga ammutolita di nuovo.



Inserito domenica 10 agosto 2025


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