26/08/2025
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Una borsa di studio per Sulayman
Da Corciano al Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico di Duino (Trieste): giovane beneficiario del progetto Sai vince una prestigiosa borsa di studio internazionale



Un incontro carico di emozione a palazzo Comunale di Corciano tra l’assessore alla Coesione sociale Giordana Tomassini e Sulayman, giovane minore straniero non accompagnato, accolto nel percorso di affido familiare inserito nel progetto Sai del Comune di Corciano. 

Sulayman, originario del Gambia e prossimo alla maggiore età, arrivato in Italia con il sogno di riprendere gli studi interrotti e con l’obiettivo futuro di iscriversi all'Università, è risultato uno dei due vincitori in Italia del bando promosso dalla Commissione nazionale italiana per i collegi del mondo unito, pubblicato con il patrocinio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Acnur-Unhcr) e in collaborazione con Unicef e U-Report by Unicef.

Grazie a una borsa di studio del valore di circa 50mila euro, il ragazzo potrà frequentare, per il biennio 2025-2027, il Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, con sede a Duino (Trieste), una delle scuole internazionali più prestigiose al mondo. La borsa di studio coprirà i costi di iscrizione, vitto, alloggio, attività accademiche ed extracurriculari. Al termine del percorso, Sulayman conseguirà il Diploma di Baccellierato Internazionale (IB Diploma), che apre le porte alle più importanti università italiane e internazionali.

«Siamo orgogliosi di Sulayman, che con impegno, forza di volontà e straordinarie capacità è riuscito a conquistare un traguardo così importante – così l’assessore Tomassini - Essere uno dei due vincitori in tutta Italia è motivo di grande soddisfazione per lui, per la famiglia affidataria e per l’intera comunità di Corciano. Il suo percorso è la dimostrazione concreta che stiamo lavorando sulla strada giusta: quella di un’accoglienza che non è solo solidarietà, ma costruzione di futuro, opportunità e inclusione reale. Non posso che ringraziare tutti coloro che, nel dietro le quinte, lavorano assiduamente per la realizzazione del progetto».

«Dopo tutto quello che ho ricevuto – ha raccontato Sulayman, giovane che si ispira profondamente agli ideali di Nelson Mandela – sento il desiderio di restituire qualcosa di buono, tendendo la mano, un domani, a chi ne avrà bisogno».

Grande soddisfazione è stata espressa anche dall’intera équipe del progetto Sai e dalla famiglia affidataria della signora Celine, che hanno accompagnato il giovane in questo straordinario percorso.

Francesca Cecchini



Inserito sabato 23 agosto 2025


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