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Sette virtù per la conversione ecologica
Alla Fiera delle Utopie Concrete quest'anno si cerca la “giusta misura”; tra i temi, limitazione del consumo selvaggio del territorio e la riqualificazione dei centri urbani


La diciottesima edizione è il primo capitolo di un nuovo ciclo pluriennale dedicato alle “Sette virtù per la conversione ecologica”. Tra i temi “caldi” che verranno affrontati ci saranno la limitazione del consumo selvaggio del territorio e la riqualificazione dei centri urbani. Come da tradizione, l'ultimo giorno appuntamento speciale con il vincitore del Premio Langer 2009, l'iraniana Narges Mohammadi

Sobrietà, sufficienza e austerità. O meglio ancora, una seria riflessione sulla “giusta misura”, intesa come ricercata unione tra stili di vita personali più equilibrati e auto-limitazione nello sfruttamento delle risorse naturali. Sarà questo lo spunto fondamentale da cui muoveranno le riflessioni della diciottesima edizione della Fiera delle Utopie Concrete, in programma a Città di Castello dall'8 all'11 ottobre.
Dopo un breve periodo, quando tutto sembrava fattibile e il superamento di ogni limite solo una questione di tempo e di qualche altro passo della Scienza e della Tecnica oggi i limiti naturali del pianeta Terra stanno riemergendo. La misura giusta però non è un discorso solo sui limiti, sulla sobrietà, la sufficienza e l’austerità. Sarebbe troppo triste e neanche consono alla natura che conosce l’abbondanza come conosce il regno della necessità. Spontaneamente sappiamo tutti che la giusta misura è vitale per vivere bene. Mangiare in modo equilibrato, scegliere con cura gli oggetti che ci circondano e che usiamo per lavoro e per divertimento, trovare il giusto ritmo tra movimento e tranquillità, il tempo giusto per noi e per gli altri è l’essenza di una vita piena.
Ed allargando il discorso dalla dimensione personale a quella pubblica nel corso della Fiera si parlerà così in particolar modo di “Urban Sprawl”, cioè di urbanizzazione selvaggia, che ha portato a un consumo sproporzionato di terreno che non dà ancora segnali di rallentamento. “I nuovi quartieri residenziali, distretti industriali e centri commerciali – proseguono dalla Fiera - hanno portato in Italia negli ultimi quindici anni alla cementificazione di 3 milioni e 663 mila ettari, circa 250 mila ettari all’anno e il trend sembra inarrestabile. Quali sono le prospettive di ritrovare la giusta misura nell’uso del suolo? E quali sono le prospettive per un giusto sviluppo dei centri urbani del futuro?” Se ne parlerà giovedì 8 e venerdì 9 ottobre con Maria Cristina Treu, del Politecnico di Milano, Domenico Finiguerra, Sindaco di Cassinetta di Lugagnano, Gertrude Penn-Bressel, dell'Agenzia Federale Ambientale di Berlino, Carlo Donolo, Professore ordinario di Sociologia economica presso la Facoltà di Scienze Statistiche, Franco Marini, Presidente dell'Istituto Nazionale Urbanistica Umbria, Paolo Berdini, Docente di Urbanistica presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università Tor Vergata a Roma, Manfred Kühne, Direttore della Sovraintendenza per i Beni Culturali di Berlino, Pier Luigi Cervellati, Professore ordinario di Progettazione e riqualificazione urbana e territoriale a Venezia, Gianluigi Nigro, Docente all'Università di Architettura di Roma e l’architetto e urbanista Alessandro Bracchini.
L'edizione 2009 della Fiera delle Utopie Concrete, primo capitolo di un nuovo ciclo pluriennale che sarà dedicato alle “Sette virtù per la conversione ecologica” proseguirà poi con una serie di iniziative, tra conferenze, tavole rotonde, mostre (esposizione di proposte e soluzioni eccellenti, in Italia e in Europa, di nuovi quartieri sostenibili, recupero urbano dolce e rivitalizzazione dei centri urbani) e un pomeriggio di “Saturday in the Park” (nel parco Alexander Langer intitolato proprio l'anno scorso ad Alex) con lavori di “manutenzione straordinaria”, musica e trattenimento.
Tornando dal pubblico al personale, si discuterà poi di “giusta misura” nella vita di ognuno e, insieme ad un gruppo di giovani italiani e tedeschi coordinati da Peter Kammerer, di come trovare questa nuova linea guida dei propri comportamenti in un mondo “fuori misura”. Infine domenica 11 ottobre, come tradizione, verrà celebrato il vincitore del Premio Alexander Langer 2009, l'iraniana Narges Mohammadi, premiata per il proprio impegno per un “Altro” Iran, un paese di Pace e di Diritti Umani. Parlerà in rappresentanza della premiata l’avvocato Nargess Tavassolian, figlia del Premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi. Prenderanno inoltre tra gli altri la parola l’Inviato del Corriere della Sera e scrittore Andrea Nicastro e lo scrittore e giornalista Bijan Zarmandili; presiederà Gianni Tamino, membro del comitato scientifico della Fondazione Alexander Langer.



Filippo Costantini

Inserito mercoledì 29 luglio 2009


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