18/04/2024
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Dall’Adriatico al Tirreno
Un passo dopo l’altro… Il programma do un lungo viaggio a piedi

Tra la fine d’aprile e l’inizio di maggio - 30 aprile / 13 maggio 2010 - partiremo per un lungo viaggio a piedi, di quelli che uno sogna per tutta la vita e poi scopre che si può fare. Il viaggio l’abbiamo chiamato Un passo dopo l’altro - Da un mare all’altro e si snoderà, a tappe, lungo 350 km, attraverso le Marche, l’Umbria e la Toscana, toccando le province di Ancona, Macerata, Perugia, Siena e Grosseto. Si partirà dal porto di Ancona, specchiando i nostri desideri e i nostri sogni dentro i chiarori del mare Adriatico, faremo tappa a Iesi, Cingoli, Matelica, Nocera Umbra, Bastia Umbra, Corciano, Panicale, Sarteano, Abbadia San Salvatore, Santa Fiora, Saturnia, Magliano in Toscana, per tuffarci alla fine dentro il mar Tirreno a Talamone, dopo aver attraversato, tra le altre, le città di Assisi e Perugia e aver costeggiato il lago Trasimeno, acqua dolce che segna metà del nostro cammino. L’idea di fondo che anima il progetto del C.U.R.I.A.MO. (Centro Universitario Ricerca Interdipartimentale Attività Motoria) di Perugia diretto dal Prof. Pierpaolo De Feo  è quella di promuovere il cammino quale strategia vincente per prevenire e curare il diabete e l’obesità. Il gruppo sarà composto da persone con diabete e operatori sanitari (medici, psicologi, laureati in scienze motorie, nutrizionisti), più tutti gli altri che vorranno unirsi, accomunati da questa idea di salute. E’ una vera e propria sfida, che vuole dimostrare che è possibile riappropriarsi dell’attività del camminare propria dei nostri progenitori e che tramite un viaggio a piedi si può intraprendere un percorso più grande di salute verso uno stile di vita sano e in sintonia con le esigenze fisiologiche del nostro organismo. Camminare è il modo più semplice e congeniale per noi esseri umani per mantenerci in salute e vivere in armonia. Due settimane d’avventure, quindi, (ogni tappa in media tra i 25 e i 30 km) lungo le strade dell’Italia centrale, da un’acqua all’altra. Appena partiti ci verranno incontro le colline dolci dell’entroterra anconetano e maceratese, un paesaggio tranquillo e rassicurante e poi l’orizzonte che si farà man mano verticale verso l’appennino. I primi contrafforti, borghi fortificati sulle pendici, boschi fitti, qua è la spunteranno antiche abbazie e castelli. Si passerà in Umbria e il paesaggio poco cambierà se non che si comincerà a scendere, quindi un’altra montagna isolata che si aggirerà, tonda e materna, vestita di dense leccete: il Subasio, Assisi e i luoghi francescani. Si passerà il Tevere, salendo verso Perugia e il cuore dell’Umbria, e poi altra acqua da costeggiare, dolce stavolta, i saliscendi coperti d’olivi e ginestre sulle colline che contornano il Trasimeno. Senza soluzione di continuità altre colline e saremo già in Toscana, altri borghi, altri suoni, altri colori, non più solo dimore sacre e profane di calcare e roccia ma di mattoni rossi pure. E si ricomincerà a salire un po’ per aggirare un altro massiccio isolato, l’Amiata, che già da molto avrà annunciato il suo verde profilo e ci saranno i castagni stavolta. Si entrerà lentamente in una terra d’antico vulcanesimo, e lungo il cammino ci si imbatterà in nomi e vapori di antiche acque termali e di fiume, come l’Albenga. Alla fine ancora acqua salata e sarà il Tirreno stavolta ad aspettarci, ad incontrarci con il suo azzurro abbraccio. E qui avrà fine il nostro viaggio e sapremo dare ad esso, forse, un senso e narrarne la storia, i cambiamenti e le conferme. Viaggiare – soprattutto camminando come da millenni fanno pellegrini e viandanti - è fare esperienza di sé nel tempo e nello spazio, è spiazzamento, sorpresa, messa in discussione, cambiamento, rigenerazione, è fare esperienza di vite diverse e confronto, è passione e desiderio. Essenziale, per entrare in contatto profondo con il paesaggio che ci circonda è attraversarlo senza fretta, procedendo in una lenta deriva tra storia e natura. Un camminare che oltre ad essere prezioso esercizio fisico e cura di sé, è avventura dei piedi e delle gambe che fa bene al cuore e al nostro metabolismo, è avventura della mente e dei sensi. Camminare è aprirsi al mondo, a un nuovo modo di vedere, lento e profondo, è porsi in ascolto dei suoni che spesso non percepiamo perché distratti dai rumori artificiali. Camminare è soprattutto il modo più naturale per sentirsi bene, per percepirsi come corpo, pensiero, emozioni, per generare esperienze emotivamente dense e apprendimenti che resteranno a lungo nella mente e nel cuore.


Info: www.curiamo.unipg.it
CIRCOLO  DEGLI  ESPLORATORI
Via dei Servi, 25
52037 Sansepolcro (AR) - ItalyTel-fax: + 39-0575-750-000



Giannermete Romani

Inserito martedì 26 gennaio 2010


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