19/04/2024
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Una città sostenibile? Cisl: rifiuti differenziati e fonti rinnovabili. Sì al termovalorizzatore
Per la Tia 15 milioni di evasione fiscale. Per l'energia: il risparmio diventa decisivo Le idee di Antonio Cascianelli, segretario territoriale perugino della Cisl

 


La Tramontana apre una riflessione su come trasformare in proposte concrete l'idea di sostenibilità da applicare ad una realtà come quella di Perugia.

Ecco allora la necessità di ascoltare chi ha peso e ruolo nella formazione delle politiche ambientali: tra questi soggetti abbiamo individuato anche i sindacati.

Ecco allora un primo incontro con Antonio Cascianelli, segretario territoriale perugino della Cisl; un colloquio che ha registrato anche la presenza di Ulderico Sbarra, che della Cisl è segretario generale per l'Umbria.

Due sono le questioni messe al centro del ragionamento;

    • i rifiuti e il loro corretto riciclaggio;

    • la valorizzazione delle “energie da fonti rinnovabili” con il fotovoltaico “in primis”.

Il discorso è subito economico e culturale. “Il primo passo è senza dubbio costruire una cultura fiscale in una città che sulla nettezza urbana si arriva ad evadere a 15 milioni di euro.

La cifra, così come il comportamento troppo tollerante del Comune (che per questo ha rischiato la bancarotta – chi ricorda il”buco di bilancio”?) mostrano chiaramente che l’evasione non proviene solo da nuclei familiari ma anche da enti, strutture e aziende”.

Bisognerebbe oltre che premiare economicamente le buone pratiche e gli atteggiamenti virtuosi dei cittadini che si impegnano a riciclare i rifiuti, anche costruire una filiera per l’abbassamento dei costi. Intanto sappiamo che oggi la raccolta “porta a porta” costituisce un aggravo di spesa.

Allo stato attuale vengono riciclati correttamente solo vetro, ferro, alluminio e in piccola quantità l’umido per il compostaggio.

Manca il mercato che permetta di riadoperare materiali come carta e plastica che invece riempiono i depositi senza trovare un proprio autonomo sfruttamento.

“Bisogna dire chiaramente che occorre un termovalorizzatore per tentare di risolvere la situazione, ricompensando e incentivando contemporaneamente i comuni che combattono l’evasione fiscale.

Senza lotta all’evasione ci sarà un aumento del tasso di povertà con il conseguente taglio dei servizi”.

Una proposta interessante è l’esenzione dal pagamento della tassa TIA e la creazione di una nuova fascia ISEE per tutte le famiglie con reddito inferiore ai 1.000 euro al mese e almeno tre figli a carico.

La discussione si sposta sull’investimento e lo sfruttamento delle energie rinnovabili.

Cascianelli dà un giudizio positivo sul progetto “parco di Pietrafitta.

“Un problema è rappresentato dalla chiusura della centrale di carbone che manda a casa 200 lavoratori”.

E’ necessario effettuare una riorganizzazione di tutto il piano energetico regionale con il polo di Narni in grado di costruire anche pannelli solari.

Non basta per l’Italia solo la progettazione e la commercializzazione delle energie alternative, è necessaria anche la fase della fabbricazione.

“Oggi, infatti, i nostri pannelli sono costruiti in Germania e le pale in Danimarca: lì è la vera ricchezza”.

Qualche cifra e qualche esempio.

Il comune di Marsciano che spende per 1.000 punti luce 300.000 euro di bollette potrebbe risparmiare con il fotovoltaico il 60%.

Stessa cosa per gli ospedali di Gubbio-Gualdo Tadino, Perugia e Città di Castello dove i pannelli fotovolatici non sembrano essere stati conosciuti dai progettisti.



Maria Luisa De Filippo


Inserito mercoledì 9 giugno 2010


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