| AGRICOLTURA. DOTTORINI (IDV): DOVE SONO FINITI I FONDI PER IL BIOLOGICO? Interrogazione alla giunta: Stanziati da oltre sei anni e mai investiti gli oltre 260mila euro erogati dal Ministero. Sanare immediatamente grave mancanza
 “La giunta deve spiegare dove sono
finiti gli oltre 260mila euro destinati al sostegno dell’agricoltura 
biologica
e tenuti inspiegabilmente bloccati da oltre sei anni in attesa di
determinazioni che sembrano non arrivare mai. Non si comprendono i 
motivi che
hanno indotto l’Umbria a rinunciare a investire queste risorse per 
sostenere un
settore strategico per la nostra regione e che versa in condizioni di 
grave
difficoltà”. Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo 
dell’Italia dei
valori in Consiglio regionale, annuncia di aver presentato una 
interrogazione
alla Giunta regionale per conoscere le motivazioni del mancato utilizzo 
dei
finanziamenti stanziati dal Ministero delle Politiche agricole e 
forestali
negli anni 2003-2004 e che non risultano ad oggi impegnati dalla regione
Umbria.
 
 “E' tutto da capire – continua il
presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali - il 
criterio in
base al quale si è deciso di non investire queste risorse finalizzate
all'agricoltura ecocompatibile ed è giusto che gli operatori biologici 
della
regione sappiano quali interventi la giunta intende individuare al fine 
di
recuperare ed utilizzare queste risorse per gli scopi per i quali erano 
state
stanziate: il sostegno allo sviluppo dell’agricoltura biologica e
all’informazione ai consumatori sugli alimenti ottenuti con tale metodo.
 E’
gravissimo e significativo di un approccio miope il fatto che si rinunci
 a
sfruttare un'occasione di questo genere per sostenere una grande 
opportunità
per l’agricoltura umbra, soprattutto in un momento di grave crisi 
economica,
rischiando di aggravare la situazione soprattutto dei piccoli 
produttori, già
pesantemente penalizzati dalle politiche del Piano di sviluppo rurale. 
E’
inspiegabile e strategicamente sbagliato infatti non valorizzare un 
settore che
a livello nazionale fa segnare una crescita della domanda, a fronte di 
un
andamento stagnante dei consumi alimentari in generale”.“Un segnale preoccupante – conclude
Dottorini – è rappresentato dal dato che ci dice che sono in diminuzione
 le
aziende agricole che si iscrivono all’Albo regionale degli operatori 
biologici.
Un dato che forse è dovuto ad anni di ritardati pagamenti dei premi del 
Psr e a
politiche fortemente sbilanciate verso l’agricoltura convenzionale. Per 
questo
è ancora più grave non aver utilizzato dei fondi finalizzati al sostegno
dell’agricoltura biologica e per questo chiediamo atti immediati per 
sanare
questa grave mancanza”. 
 Perugia, 1 luglio 2010 
 
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