28/03/2024
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Risposta alle affermazioni dell'assessore Pesaresi
da Facebook  

Caro Assessore,

 

 il fiume di parole che Lei usa per rispondere al sig. Vigiani  (http://www.latramontanaperugia.it/articolo.asp?id=2498)  si riassume di fatto in quattro NO! Perchè condire con gratuito nozionismo questa semplice evidenza? Mi perdonerà la chiarezza e forse la crudezza con la quale mi accingo a risponderLe ma da scienziato e divulgatore ho imparato che per essere compresi adeguatamente occorre andare dritti al problema evitando inutili giri di parole.

 

 Lei inizia la Sua risposta con una accusa di metodo all'assemblea civica che si è tenuta a Ponte Valleceppi, un metodo chiaramente sconosciuto a questa amministrazione poiché basato unicamente su due concetti: competenza tecnica e partecipazione. Due parole assenti nell'agenda delle riunioni dove sono i politici a parlare di scienza e dove si devono estorcere ai cittadini quelli che Lei definisce i “consensi informati”, proprio come quando ci si deve sottoporre ad un delicato intervento chirurgico.

  • Lei critica un metodo che di fatto NON ha visto poiché è arrivata solo alla fine delle presentazioni tecnico-scientifiche.
  • Lei critica gli interventi degli esperti senza averli nemmeno ascoltati.
  • Lei critica il fatto che, per la prima volta nella sua vita, è stata trattata come un cittadino qualunque con un tempo a disposizione di soli 4 minuti.
  • Lei parla di termovalorizzatori ed inceneritori con una disinvoltura disarmante, se solo avesse avuto l'umiltà di confrontarsi con i dati scientifici presentati nell'assemblea, invece di pretendere uno spazio da dedicare ad uno spot preconfezionato, probabilmente oggi avrebbe avuto più chiari certi aspetti tecnici che sembrano, nei suoi discorsi, alquanto limitati e primitivi. Non si può definire valorizzazione un processo che porta solo ad un residuale recupero energetico della materia combusta, a fronte di un incremento di oltre tre volte della massa dei rifiuti iniziali. E' un' illusione infatti credere che incenerendoli i rifiuti scompaiano rimangono le ceneri, rimane l''anidride carbonica (tantissima) rimangono i rifiuti pericolosi della combustione, rimangono i quintali d'acqua usati per raffreddare e spegnere i processi e che se vogliamo riutilizzare dobbiamo ripurificare, consumando quel poco di energia che abbiamo recuperato (non prodotto!)
  • Lei afferma che nell'inceneritore bruceremo ciò che non può essere riciclato e riutilizzato e non rifiuti indifferenziati. Ora di grazia ci spieghi cosa! Tolta plastica e la carta, nella spazzatura rimangono materiali con bassissimo potere calorifero, robbaccia che brucia male e che per rimanere sopra la temperatura necessaria a non produrre diossine è necessario alimentare con metano. Vogliamo parlare anche in questo caso di valorizzazione?
  • Concordo con Lei nel dire che bisogna differenziare e recuperare e concordo nel dire che l'Umbria e Perugia in primis sono oggi con un ritardo spaventoso. Ma non è certo per colpa dei cittadini! Questo problema vede come unico responsabile la negligenza (semplice o dolosa) delle amministrazioni.
  • Lei afferma che ci sono studi che dimostrano la tossicità degli inceneritori (almeno quelli di vecchia generazione) e che per quanto riguarda quelli di nuova generazione ancora non ci sono dati certi in merito. Credo che i cittadini umbri non abbiano nessun desiderio di diventare le cavie di questo esperimento e comunque, credo sia un nostro diritto pretendere che la nostra salute venga tutelata al di sopra di ogni ragionevole dubbio. Se ne è interessata, le passerò i dati più recenti che correlano numerose patologie al particolato sottile in maniera netta ed inequivocabile. Altri dati dimostrano che in realtà le diossine sono potenzialmente cancerogene anche al di sotto delle soglie di rischio sempre poi considerando che il rischio è un parametro che aumenta all'aumentare del tempo e degli eventi di esposizione.
  •  Come unica rassicurazione Lei ci riporta il pensiero di Umberto Veronesi, lo stesso Veronesi che sostiene il ritorno al nucleare, lo stesso Veronesi che per conto del PD guiderà l'agenzia per la sicurezza Nucleare Italiana (un oncologo che, nel comprovato stile di spartizione partitocratica degli incarichi, andrà a ricoprire politicamente il ruolo che in altri paesi richiede le competenze di Ingegneri e Fisici Nucleari). Il Veronesi a capo dell'omonima fondazione sostenuta da oltre 300 ditte, banche ed assicurazioni. Che garanzia di indipendenza scientifica può darci un documento prodotto da un ente finanziato tra gli altri da Enel, Eni, Pirelli Unicredit e Sampaolo che vantano interessi economici diretti nella gestione energetica Italiana?

 

 Per concludere Lei accusa i cittadini di Perugia di utilizzare troppo l'auto privata noncuranti dell'inquinamento che questo comporta. Concordo con questa affermazione ma mi permetta di evidenziare una totale incoerenza con la vostra recente decisione di aumentare le tariffe dei trasporti pubblici, disincentivandone di fatto l'utilizzo imponendo i costi orari più alti d' Italia. Sarebbe da parte vostra gradita un minimo di coerenza nelle decisioni e nelle affermazioni poiché siamo stanchi di sentire proclami e propagande.

 





Claudio Santi - Coportavoce Perugia Civica

Inserito venerdì 5 novembre 2010


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Commenti

Nome: Claudio Santi
Commento: Gent.ma Sig.ra Pesaresi, l'amarezza è la mia, unitamente a quella di tanti cittadini costretti a subire quotidianamente l'arroganza di una politica che interpreta la partecipazione come un ostacolo piuttosto che un arricchimento prima ancora che un diritto. La mia amarezza è amplificata dall'aver contribuito personalmente, con i voti mio e di Perugia Civica, all'elezione di una classe politica a dir poco sorda a tutte le istanze che provengono dai cittadini. La delega che i cittadini le hanno dato non può essere interpretata come una delega in bianco. Mi permetto di ricordarle che, in quanto amministratrice della cosa pubblica, lei è dipendente della collettività ed a questa collettività dovrebbe risposte non evasive ma circostanziate. Continuare l'attacco alla mia persona potrà aiutarvi a sfogare un oramai evidente nervosismo, ma non vi sottrarrà dalla nostra pervicace richiesta di risposte ed assunzioni di responsabilità. Di chi è la colpa del grave ritardo che Perugia ha nella raccolta differenziata, vogliamo continuare a dare la colpa ai cittadini? Perché non iniziamo a prendere in considerazione gli esempi virtuosi di realtà come Capannori o Vedelago? Perché tutta questa fretta di giungere alla chiusura del ciclo rifiuti con un inceneritore? In merito all'inceneritore, se la sente di rassicurare tutti i cittadini sulla totale assenza di rischi per la salute pubblica? Su quali basi, evidenze e dati scientifici si sente di dare questa rassicurazione a quelle famiglie che cresceranno i propri figli sotto un inceneritore? In termini energetici ci dimostri quale vantaggio si ha a bruciare qualcosa piuttosto che riutilizzarla o riciclarla. Ci spieghi se è vero quello che racconta Santi ossia che bruciando qualcosa non la si distrugge ma la si trasforma principalmente in anidride carbonica aumentando di fatto il peso dei nuovi rifiuti totali. Se non è così ci convinca del contrario ! Vede Signora Pesaresi, credo che i cittadini sarebbero molto più interessati a leggere il suo pensiero su questi argomenti piuttosto che gratuiti attacchi a Claudio Santi in quanto portavoce di Cittadini in Rete. In mancanza di risposte non potrò nemmeno dare sfogo alla mia "megalomane capacità di stravolgere le parole di chi la pensa diversamente da" me semplicemente per mancanza di parole e pensieri da stravolgere.

Nome: Lorena Pesaresi
Commento: Gent.mo Sig. Santi La ringrazio per le sue considerazioni sicuramente arricchenti per me e la collettivita'ma non le nascondo la mia amarezza per la sua intransigente e megalomane capacita' di stravolgere le parole di chi la pensa diversamente da Lei e difornire parziali e settarie informazioni ai cittadini che invece meritano ben altro per formare una loro oggettiva idea, specie da chi come lei dice di essere uno scienziato molto affermato e competente in materia. Distinti saluti Lorena Pesaresi

Nome: Claudio Santi
Commento: Caro Antonielli anche io sono felice di aver potuto finalmente confrontarmi con te ieri alla riuscitissima manifestazione del movimento cinque stelle. Il termine "diffamazione" è uscito impropriamente nella foga del dibattito ed è stato subito tradotto scusandomi in diretta con "gettere scredito, sminuire". Personalmente mai detto che essere scienziati significhi essere nel giusto. Ho invece detto che essere scienziati comporta essere diretti a volte troppo crudi, ed ora aggiungo maturare la consapevolezza del dubbio. Mai detto che i termovalorizzatori sono macchine di morte ho detto che bruciare aumenta la massa dei rifiuti totali finali, e che il rendimento energetico è minimo, puoi confutare forse questo? Ho detto che i termovalorizzatori mostrano dei rischi per la salute, ti senti coscientemente di negarlo? Ho detto che a fronte di queste criticità c'è solo un guadagno ed un lucro privatistico, ma su questo tu dissentirai. Concordo che il tema sia tutt'altro che semplice, e lungi da me banalizzare. A volte tuttavia dietro complicate teorie il cittadino si smarrisce e questa è la tecnica che la politica spesso usa per imporre il suo volere! In merito ai dati del mio pezzo, come del resto esplicitamente scritto mi riferivo ad affermazioni di alcuni gruppi di Beppe Grillo da me condivise, ed in particolare al documento riportato al link http://www.comitatotutelavaldichiana.it/inceneritore/vedelago_vs_inceneritori_05_07_08.doc, e ad i suoi riferimenti bibliografici. Ammetto di non aver verificato, ripromettendomi di farlo anche magari con il tuo aiuto. Ieri infatti ho colto da parte tua una interessantissima apertura, a confrontarti con i cittadini, dichiarandoti non pregiudizialmente chiuso ad alternative all' inceneritore o al termovalorizzatore. Siamo qui! auspicandoci che la politica lo consenta.

Nome: Graziano Antonielli
Commento: Caro Santi, intanto sono contento che ci siamo conosciuti e che ci diamo del tu. Quando ho affermato che facevo il Santi della situazione non intendevo certo diffamare come hai detto ieri sera. Ero un giovane laureato in agraria che si occupava di malattie delle piante e con una forte conoscenza dei meccanismi di azione dei più comuni fitofarmaci, pertanto quando annunciavo le mie credenziali a platee che avrebbero stentato a riconoscere una spiga di grano da una di mais acquisivo una credibilità incommisurata e, sostanzialmente, in nome di qualcosa in cui credevo e credo ancora, andavo a sostenere tesi che venivano tradotte in "mangiare le banane fa morire". Non metto in dubbio che le tue conoscenze possano essere utili al dibattito sullo smaltimento dei rifiuti, ma: a)attenzione alle semplicistiche traduzioni che ne fanno le platee perchè tu ti rendi conto benissimo che stiamo trattando un argomento serio e difficile. b) siccome il messaggio che passa è "sono uno scienziato e quindi nel giusto" sarebbe preferibile che prima di riportare pezzi come quello su Brescia e Vedelago verificassi cifre e realtà. Altrimenti sarebbe come se io entrassi nel dibattito sui medicinali sostenendo che siccome qualcuno attribuisce all'aspirina la morte del famoso conduttore televisivo Castagna, allora bisogna mettere al bando l'aspirina e gli altri srumenti di morte.

Nome: Cludio Santi
Commento: Caro Antonielli, I toni della sua risposta denotano una carenza di argomentazioni adeguate da contrapporre. Comunque non scendo ad inutili e sterili polemiche per giungere subito ad un totale accordo con Lei nel condannare l'abuso che le multinazionali Farmaceutiche fanno dei brevetti. La discriminazione in campo sanitario anche a causa degli interessi che girano ed influenzano la ricerca farmaceutica è assolutamente inaccettabile, ripeto concordo in ogni sua parola. E' assurdo pensare che nel mondo ci siano bambini che muoiono per una diarrea o una polmonite e nell'occidente opulento ci si preoccupi di studiare e mettere a punto farmaci inutili come il Viagra. E' proprio per questo che dal 2004 sono fondatore e presidente di InfarmaZone onlus, un'associazione fatta da studenti, docenti e cittadini che lotta in difesa del diritto alla salute ed il libero accesso alle cure. Oltre ad una seria e documentata opera di controinformazione farmaceutica (ad esempio siamo stati i primi in Italia a parlare del problema del Vioxx) abbiamo anche avviato dei piccoli ma simbolici progetti umanitari. Stiamo tentando di costruire un laboratorio di farmaci generici in kosovo per la produzione di antipiretici ed antibiotici con standard qualitativi europei ma a prezzo di costo (pochi centesimi la confezione). L'obiettivo è quello di trasferire (gratuitamente)queste conoscenze e le strutture che andremo ad allestire a laureati locali. Siamo inoltre gli ideatori di un progetto di ricerca frmaceutica su una resina africana finalizzato a potenziare le terapie naturali autoctone. La novità di questo progetto è proprio quella che non è previsto un brevetto commerciale a favore di una industria o di un ricercatore ma un brevetto Open Source che garantisca la proprietà intellettuale di tutte le eventuali scoperte alla popolazione eritrea. Come vede non concordo con Lei solo a parole, ma con i fatti. Tuttavia caro Antonielli questa è la mia attività da volontario poiché professionalmente sono un chimico organico responsabile e coordinatore di un progetto Italo Britannico di Green Chemistry, insegno da circa dieci anni Metodi Fisici in Chimica Organica .... e forse parlare di materia ed energia (con molta umiltà) è anche il mio settore. Cordialità

Nome: Graziano Antonielli
Commento: Se qualcuno invadesse il settore di cui lei si occupa con tanta approssimazione come lei fa quando entra a piedi uniti nel settore dei rifiuti utilizzando il dogma "sono uno scienziato e quindi nel giusto" penso che utilizzerebbe la bomba atomica per fermare i suoi falsi pensieri. Se è veramente uno scienziato serio si documenti ed entri nella discussione usando gli stessi criteri di conoscenza ed imparzialità che spero usi nella materia di cui si occupa. Penso infatti che se si cominciasse a parlare di medicinali e del loro effetto sulla popolazione con lo stesso fervore che lei mette nel settore dei rifiuti, potremmo avere dei risultati sconcertanti e sicuramente lei si troverebbe in forte disaccordo con chi oggi fa uso di medicina omeopatica o rifugge tutte le cure per la paura che ha di usare medicinali. Molti l'accuserebbero di essere la servizio delle multinazionali del farmaco e direbbero che tutto quello che lei sostiene è frutto dei grandi interessi che ruotano in questo settore. Settore nel quale si sopporta che muoiano intere popolazioni africane perchè non c'è interesse economico nel mollare i brevetti a favore di aziende che potrebbero produrre medicinali a costi sopportabili anche dai meno abbienti ecc. ecc. Che ne pensa?

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