18/04/2024
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Monte Tezio: due ettari di campagna saranno sepolti sotto i pannelli
Un inceneritore, una maxi-stalla, e ora un mega-impianto fotovoltaico... L'aggressione al territorio continua: ma il Comune prepara una variante per un bosco che non c'è più

Ecco come si presentava ieri 19 novembre, ad apertura di pagina, un quotidiano locale (La Nazione): tre grandi titoli su tre grandi opere che incombono come minacce sul territorio.
La prime due sono già ben note a lettori/lettrici della Tramontana: l'inceneritore (forse a San Sisto?) e la maxi-stalla a S. Maria Rossa. Poco oltre, è previsto l'arrivo di Ikea.
La terza opera è invece una novità: un progetto di impianto fotovoltaico che dovrebbe andare a coprire una superficie di due ettari (bazzecole!!) accanto al paese di Maestrello, alle falde del Monte Tezio, in una delle zone più belle del territorio perugino. In questa area, non dimentichiamolo, la mobilitazione popolare in tempi recenti è riuscita a sventare due altri tentativi di aggressione al territorio: l'impianto eolico sulla cima del Tezio e l'insediamento della Fassa Bortolo sulle colline antistanti. Ora, una nuova minaccia prende corpo.
Ci sentiamo davvero assediati, da sud e da nord, dall'aggressione di interessi potenti che vedono, nelle aree agricole ancora "vuote", come pensano i cementificatori, la possibilità di fare grossi affari.
In realtà, non sono aree vuote: sono aree "piene" e preziose, non solo da un punto di vista paesaggistico, ambientale, storico e culturale, ma anche dal punto di vista economico: hanno infatti molto più valore come aree agricole di pregio che trasformandole in anonime aree industriali come quelle che assediano tante periferie. 
La cosa che colpisce è vedere che in queste operazioni, a fianco dei portatori di grandi interessi privati, si schierano regolarmente gli amministratori, che dovrebbero invece tutelare il bene pubblico (e altri interessi privati, meno forti ma altrettanto legittimi e più orientati a una visione sostenibile del nostro futuro): così per l'area di S. Maria Rossa l'assessore Cardinali ci spiega che è tutto secondo Piano regolatore, così come l'assessore Pesaresi corre a difendere il mega-impianto sul Tezio, affermando che non si può dire che sia un parco fotovoltaico. E va bene, sono solo un paio di ettari, per fare un parco quanti ce ne vogliono?
Ma per la zona del Maestrello le cose non sono tanto semplici: pare infatti che sia necessaria una variante, che il Comune si affretterà a preparare, perché l'area interessata dal progetto di mega-impianto è censita nelle carte e nel vigente Piano regolatore come bosco, ma il bosco in realtà non c'è.
Che cosa è successo? i redattori del Piano avevano le traveggole? Oppure dobbiamo pensare che lì effettivamente il bosco c'era, ma ora - guarda un po' il caso! - è sparito?
Dagli articoli di stampa non traspare nemmeno il minimo dubbio sulla volontà dell'assessore di favorire in ogni modo l'impianto, anche in una zona di pregio agricolo e difficilmente occultabile alla vista, magari in nome dello sviluppo delle energie rinnovabili. E intanto i tetti degli edifici comunali (come quelli delle vaste aree industriali esistenti) rimangono privi di pannelli solari.




Inserito sabato 20 novembre 2010


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Commenti

Nome: Dorothee
Commento: QUESTI IMPIANTI FOTOVOLTAICI, ALTAMENTE INQUINATI PRIMA PER IL DETURPAMENTO PAESAGGISTICO E DOPO PER LO SMALTIMENTO DI FINE CICLO, SPARSI QUA E LA PER LE VOSTRE BELLISSIME CAMPAGNE O ZONE MONTANE, SERVONO SOLO AD ARRICCHIRE, CON REGALI ED ALTRO, QUALCHE BELL'IMBUSTO ANDATO AL POTERE DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI A SEGUITO DELLE PROMESSE PRE-ELETTORALI. SVEGLIATEVI UMBRI !!!!!!

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