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Che cosa è il Rebirthing?
Tratto dal foglio informativo dell'associazione Le Vie della Salute - n.6 -11/2008

Il Rebirthing, il cui significato letterale è rinascita, è una tecnica di guarigione basata principalmente sul respiro consapevole. Più precisamente, propone una respirazione “circolare”, senza pausa né dopo l’inspirazione né dopo l’espirazione, assumendo come modello di base quello della respirazione naturale dei bambini e delle persone immerse nella fase del sonno profondo.Fondatore del Rebirthing è Leonard Orr, il quale tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni’70 teneva sessioni individuali e di gruppo di crescita personale. Orr da tempo indagava sull’importanza dell’esperienza della nascita e su come i traumi subiti durante l’infanzia abbiano effetti sui comportamenti messi in atto dalle persone nella vita adulta.

Durante una sessione in acqua calda con un cliente, con il quale stava praticando l’esercizio respiratorio da lui messo a punto, fu possibile fargli rivivere il momento della nascita, fissato nell’inconscio. Andando avanti con la sua ricerca, Orr giunse alla conclusione che non è l’acqua calda l’elemento determinante dell’esperienza Rebirthing, bensì il respiro. Da allora in poi la pratica venne eseguita quasi esclusivamente “ a secco”.

IL RESPIRO

Il semplice modo di respirare, detto appunto circolare, su cui si basa il Rebirthing, migliora l’ossigenazione di tutte le cellule del corpo e permette al flusso energetico di riprendere il suo regolare decorso. Si allentano le tensioni muscolari ed emergono dal profondo quegli stati emozionali spesso repressi da anni e conservati nella nostra memoria cellulare che possono condizionarci nell’atteggiamento verso la vita. Grazie al respiro possiamo liberarci dei traumi subiti dall’inizio della nostra esistenza, che possiamo riassumere nelle seguenti cinque cause di infelicità.

I CINQUE GRANDI

1. Il trauma natale. Tutto ciò che viviamo, a partire dal momento del nostro concepimento, viene impresso nella nostra memoria, e nelle cellule stesse del nostro corpo. Il modo in cui veniamo al mondo ha una valenza fondamentale per la nostra esistenza, poiché costituisce un imprinting psicologico che può determinare stati d’animo, atteggiamenti, sensazioni, scelte e decisioni, attraverso un’influenza sottile e nascosta.

La nascita, come momento di passaggio da una forma di vita ad un’altra, è un avvenimento di enorme importanza che fornisce, tra le tante, le prime esperienze di cambiamento, separazione , abbandono.

Anche nelle condizioni di un parto cosiddetto “normale”, per il modo in cui si nasce in occidente, la nascita costituisce un evento traumatico, che contribuisce a formare nel livello inconscio di un essere umano, nel momento in cui viene al mondo, impressioni che hanno un’ enorme forza e che possono determinare pensieri costanti del tipo:”la vita è dolorosa”,

cambiare significa soffrire”, “la vita mi fa paura”, “devo difendermi dalla gente” . Per motivi si spazio, citiamo solo l’esempio del taglio precoce del cordone ombelicale che interrompe improvvisamente il modo in cui il bambino trae naturalmente il respiro all’interno dell’utero della madre. Il medico francese Leboyer da anni pratica una nascita dolce in acqua dove il taglio del cordone avviene solo quando il bambino e la madre hanno avuto il tempo di rimanere di nuovo uniti nel nuovo stato ed il neonato ha potuto adattarsi alle nuove modalità respiratorie, per cui il passaggio al nuovo stato di vita viene vissuto in modo armonico e rilassato.

2. La disapprovazione parentale è la seconda causa principale di infelicità. E’ il meccanismo secondo il quale molti genitori tendono a dare ai propri figli gli stessi limiti che essi hanno subito durante la loro infanzia. Questi limiti piegano lo spirito del bambino, il quale perde l’autostima ed il potere che essa dona. Diventiamo talmente avvezzi alla disapprovazione che una volta adulti, inconsciamente, instauriamo delle relazioni in cui il partner soddisfa questo nostro bisogno perverso. Soffochiamo il risentimento nei confronti dei nostri genitori, ma questo si ripresenta in tutti i nuovi rapporti affettivi che instauriamo. Con il respiro si possono rilasciare queste emozioni ed imparare a scegliere ciò che è meglio per noi liberi dal bisogno di reagire a dei modelli parentali.

3. Le negatività specifiche: sono modelli di pensiero negativo su noi stessi e sulla via a cui siamo particolarmente attaccati. Possono essere pensieri di cui siamo consapevoli, ma di cui ignoriamo il potere sulla nostra vita, convinzioni del tipo: “non sono abbastanza bravo”, “sono sbagliato”, “per me non c’è niente di bello”. Anche in questo caso il lavoro fatto con il rebirthing è di grande aiuto per individuare tali pensieri e poterli lasciar andare.

4. La pulsione inconscia di morte si manifesta con una tendenza all’autodistruzione, che può concretizzarsi attraverso abitudine fisiche dannose (per esempio fumare accanitamente, mangiare smoderatamente, fare uso di droghe pesanti o di alcool) e la tendenza a provocare incidenti. Si è visto che la pulsione di morte si radica fin dal momento della nascita, in quanto ci si convince che la vita è intrinsecamente legata alla morte, e se si arriva alla conclusione che la vita sia sofferenza, lotta e fatica, si può anche credere che la vita non valga la pena di essere vissuta.

Inspirare consente di portare, con l’aria, anche la vita in se stessi, mentre espirare esprime la propria capacità di abbandono. La funzione del respiro nel Rebirthing è essenziale per l’integrazione della pulsione di morte.

5. Influenza di vite passate. Questo è un punto non dimostrabile, ma durante diverse sedute di molti clienti sono emerse memorie associabili ad una vita precedente. In questo caso grazie al respiro si possono liberare le emozioni generate da vissuti precedenti: respiro dopo respiro la rinascita si realizza al suo massimo grado.

IL PENSIERO CREATORE

Uno dei pilastri della filosofia del Rebirthing è il pensiero creativo, cioè il concetto che i nostri pensieri hanno una enorme potenza, tuttora sconosciuta, di trasformarsi in realtà. Ciò che pensiamo diventa la nostra realtà ed il nostro mondo.

Siamo abituati a considerare la dimensione razionale come l’unica davvero efficace nei nostri processi vitali,mentre essa rappresenta sola la punta dell’iceberg del nostro universo mentale. Si può infatti stimare che il pensiero cosciente costituisca solo un terzo di tutti i nostri pensieri ed affermare che il pensiero inconscio rappresenti la parte più importante della nostra personalità (Carl Jung).Il Rebirthing parte dal principio che “la qualità della nostra vita dipenda dalla qualità dei nostri pensieri”, poiché essi determinano il modo in cui ci affacciamo alla vita, quello in cui ci relazioniamo con noi stessi, i nostri partner, i colleghi ed il mondo intero. Come afferma Leonard Orr “il cambiamento non avviene con il passar del tempo, ma con l’evoluzione dei nostri pensieri”.

Grazie al respiro consapevole siamo in grado di individuare i nostri pensieri, anche e soprattutto quelli inconsci ,e lasciar andare quelli distruttivi trasformandoli in convinzioni potenzianti per la nostra esistenza.

Stefania Belli - Rebirther, insegnante di autostima, coach di comunicazione in lingua straniera, consulente in attivazione energetica e nella creazione di nuove realtà

La presentazione pratica del lavoro di Stefania Belli si svolge il mercoledì sera alle 20.00 dal 22.00 presso Natural@Mente, via Cortonese 66/A. Il corso è prolungato fino al 26 novembre ottobre fino al 12 novembre 08. Prenotazione obbligatoria 335-8142976.




Stefania Belli

Inserito venerdì 31 ottobre 2008


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