23/04/2024
direttore Renzo Zuccherini

Home >> Rocca S.Angelo: nulla da mediare, ripristinare l'attuale Piano regolatore

Rocca S.Angelo: nulla da mediare, ripristinare l'attuale Piano regolatore
Bisogna solo cancellare il passaggio della trasformazione dell'area agricola ad altre destinazioni

Il consiglio comunale di lunedì 20 dicembre ha rinviato la discussione dell'osservazione n° 23 riguardante la trasformazione in area edificabile di circa 6 ettari di area agricola, sottostante la frazione di Rocca S.Angelo, presentata da 60 cittadini del luogo, tra i quali il sottoscritto, successivamente costituitesi in “Comitato per la tutela dell’area dei castelli di Rocca S.Angelo, Sterpeto e San Gregorio”.

Questo rinvio, dettato dall'esigenza di maggiori approfondimenti come detto nelle dichiarazioni di voto, è sicuramente una mezza vittoria per il Comitato che con i suoi rappresentanti era presente in numero cospicuo ai lavori del consiglio che dimostra come la vigilanza dei
cittadini porta a far riflettere e far modificare le scelte ai consiglieri che forse non hanno visionato bene le pratiche urbanistiche ed in particolare il Prg (Piano regolatore generale).

Non concordo assolutamente con la valutazione del Sindaco Ricci (nel suo comunicato stampa) che il rinvio è dettato per poter "mediare le esigenze dei cittadini e comitati".

Nel caso specifico non c'è nulla da mediare, ma bisogna solo cancellare il passaggio della trasformazione dell'area agricola ad altre destinazioni.

Non c'è da contrattare una limitazione di cubature.

I cittadini non vogliono che muti nulla, rispetto alle storiche previsione del Prg su quell'area, proprio per salvaguardare e tutelare il particolare valore paesaggistico ed ambientale della zona dei Castelli (ben 3 con Sterpeto e San Gregorio) di cui troppi uomini politici si riempono la bocca.

Tanto più che la variazione dell'area è avvenuta senza mettere minimamente al corrente la popolazione della scelta che si andava a fare.

Mancanza di democrazia e di partecipazione popolare alle scelte urbanistiche che non solo modificano paesaggio, ambiente, ma anche stili di vita e che hanno notevoli conseguenze economiche sul territorio tra l'altro molto diverse tra i diversi soggetti.

Oltretutto le nuove cubature previste, rispetto ad una zona in cui negli ultimi tempi in molti hanno dovuto abbattere volumi di annessi agricoli ecc.., non hanno minimamente il senso di una programmazione urbanistica ma solo il risultato di compensare i proprietari del terreno.

A Rocca S.Angelo c'è bisogno di recuperare molte delle abitazioni del paesino che sono degradate (infatti dentro il castello vi abitano solo 3 famiglie) ed i vari casolari sparsi in completo abbandono.

Non di consumo di territorio vergine c'è necessità ma di recuperare i volumi delle abitazioni già esistenti al centro ed in campagna.

Questa è la filosofia e la pratica di un piano regolatore serio che risponda agli interessi della collettività e non il dover pagare dazio rispetto alle promesse fatte a singoli.

Per questo io come altri cittadini continueremo a vigilare lottando per eliminare francobolli urbanistici e danni paesaggistici e non per mediare.


  LUIGINO CIOTTI (abitante per scelta di Rocca S.Angelo)



Luigino Ciotti

Inserito venerdì 24 dicembre 2010


Redazione "La Tramontana"- e-mail info@latramontanaperugia.it
Sei la visitatrice / il visitatore n: 7001810