19/04/2024
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Il comune di Perugia combatte la crescita dei PM 10 a suon di AVM, ITS, VISUM e AIMSUM…
Accadrà mai che la politica farà qualcosa di sensato per i cittadini e non solo per accontentare le richieste dell’imprenditore di turno?

I PM-10 rendono insalubre la bella aria di Perugia. Sono il prezzo invisibile che ogni giorno paghiamo per avere in cambio delle comodità a cui non sapremmo più rinunciare: automobili, “iper-centri commerciali”, aria condizionata, riscaldamento.

L’ARPA - Umbria ci mette sull’avviso: “Il PM10 è tuttora l'inquinante più frequentemente associato a una lunga serie di esiti sanitari, che vanno dai sintomi respiratori alla mortalità cronica. Questi effetti interessano i bambini, gli adulti e un gran numero di gruppi di persone più vulnerabili che comprendono, ad esempio, soggetti già colpiti da problemi respiratori e cardiovascolari. Gli studi epidemiologici mostrano che per molti esiti sanitari il rischio cresce all'aumentare dell'esposizione al PM10; d'altra parte le evidenze disponibili sembrano suggerire l'assenza di un valore soglia al di sotto del quale si possano escludere conseguenze sulla salute. Infatti sono stati osservati effetti anche a circa 6 mg/m3 , cioè a livelli prossimi al valore di fondo naturale in assenza di emissioni generate da attività antropiche”.

Ma cosa fanno nel frattempo gli amministratori di Perugia per la salvaguardia della salute pubblica? Si "baloccano" con il Sistema AVM (Automatic Vehicle Monitoring), le tecnologie ITS (Intelligent Transport Systems), il software VISUM (macrosimulatore dei flussi di traffico), Aimsun (Advanced Interactive Microscopic Simulator for Urban and Non-Urban Networks)… Chiaro no?

Io invece credo che la lotta contro i PM10 non si vinca con una giornata di targhe alterne o con tutti le diavolerie di cui sopra, ma con una serie di misure Politiche di portata decennale, volte a ridurre alla radice le cause di emissione. Ecco alcuni esempi:

1) I cittadini dovrebbero usare il più possibile i mezzi di trasporto pubblici. Nella nostra città l’indice di occupazione delle auto è inferiore a 1,2. Ciò significa che gran parte degli spostamenti sono effettuati in auto con il solo conducente. Gli autobus possono trasportare fino a 90 persone alla volta. A pieno carico eviterebbero 90 automobili circolanti. L’amministrazione dal canto suo dovrebbe fare in modo che la mobilità pubblica sia efficiente, efficace e a buon mercato. E per ora non mi pare che sia così: i recenti aumenti del costo del biglietto hanno fatto registrare un calo di utenze del 20%...

2) Evitare di far crescere la città a macchia di leopardo e favorire gli esercizi commerciali di quartiere. Queste misure oltre che alla salubrità dell'aria farebbero molto bene anche alla socialità, sempre più carente di relazioni. Case isolate, centri commerciali in zone remote e periferiche, non fanno altro che obbligare i cittadini alla schiavitù dell’auto. Emblematico il caso di “Borgonovo Multiplex Centova” i cui progettisti non hanno previsto neanche una fermata autobus dentro il perimetro del complesso. Tra un po’ arriverà l’IKEA e con questa un milione di clienti all’anno, che tradotto in PM10 equivale a 5500 spostamenti di automobili al giorno, tra andate e ritorno. Ma a questi aspetti nessuno pensa “prima”.

3) Scoraggiare, perlomeno nelle abitazioni raggiunte dal metano, con ordinanze o leggi regionali, l’uso dei camini a legna e soprattutto delle nuovissime stufe a pellet: il metano inquina molto meno di questi combustibili solidi.

Accadrà mai che la politica farà qualcosa di sensato per i cittadini e non solo per accontentare le richieste dell’imprenditore di turno?



Roberto Pellegrino - movimento Perugia Civica

Inserito martedì 25 gennaio 2011


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