18/04/2024
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Raccolta Differenziata mutilata
Incomprensible la scelta di non estendere il "porta a porta" a Ponte S. Giovanni e Madonna Alta

Rifiuti urbani: è un fatto assodato che col “sistema stradale” (i noti cassonetti) si raggiunge al massimo il 35% di Raccolta Differenzia (RD), mentre col sistema “Porta a Porta” si arriva anche al 90%. Nel progettare il servizio di raccolta rifiuti l’amministrazione perugina ha ritenuto opportuno escludere dal servizio “Porta a Porta” i 50mila cittadini residenti  a Ponte San Giovanni e Madonna Alta (30% della popolazione), perché, ci spiega l’assessore Pesaresi, la raccolta “porta a Porta” non è adatta a grossi condomini come quelli presenti nelle suddette zone. Così solo i restanti 118 mila cittadini (70% della popolazione) saranno raggiunti dal sistema Porta a Porta entro il 2012.

La decisione di escludere una larga fetta della popolazione dal sistema Porta a Porta mi sorprende notevolmente in quanto tale modalità è utilizzata con successo in realtà ben più complesse di Ponte San Giovanni o Madonna Alta: Senza andare fuori dall’Italia, dove sono tantissimi gli esempi di realtà urbane complesse dove è attivato il servizio Porta a Porta, citiamo qui le città di Asti, Novara, Varese, Reggio Emilia, Venezia Dorsoduro, Torino, Alessandria, con risultati tra il 55% e l'80%di RD. Anche il comune di Salerno, con i suoi 140.300 abitanti che vivono anche in grandi condomini (vedi foto) ha adottato dal 2008 il sistema di raccolta differenziata porta a porta(*), risultando nel 2009 il solo capoluogo "riciclone" del centro-sud nonché primo capoluogo d'Italia per percentuale di raccolta differenziata (72%) e che ha raggiunto a fine ottobre il 74,16%.


Tornando alla nostra città, vediamo che i perugini raggiunti dal sistema Porta a Porta, per garantire il raggiungimento del 65% di RD fissato dal Piano Regionale, dovranno oltrepassare l'80% di RD perché i restanti concittadini serviti dalla raccolta stradale non raggiungeranno che il 35% di RD. I dati diffusi dall’assessore Pesaresi sono in linea con queste aspettative: nei quartieri raggiunti dal Porta a Porta i risultati sono eccellenti, anche superiori all’80%.
Perché allora non estendere al 100% della popolazione perugina il sistema Porta a Porta? Forse perché una eccessiva raccolta differenziata toglierebbe combustibile al tanto desiderato inceneritore e darebbe ragione ai sostenitori della strategia Rifiuti Zero?


(*) note: cliccando qui è possibile visionare la delibera del comune di Salerno 2009 che istituisce il sistema di raccolta Porta a Porta per  "le grandi utenze condominiali". Come si capisce è solo questione di volontà... politica!



Roberto Pellegrino - Movimento Perugia Civica

Inserito sabato 19 febbraio 2011


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Commenti

Nome: Michele Iodice
Commento: Sono un cittadino che abito a Castel del Piano e da anni faccio la raccolta differenziata. Ma vedo che quando più si parla meno si vuole procedere seriamente a farla. Si rimanda, si scelgono solo alcune zone, intanto l'inceneritore è passato anche nel nuovo DAP 2011 con la piccola clausola del raggiungimento del 50% della raccolta differenziata. A Castel del Piano la raccolta doveva partire a gennaio siamo a fine febbraio e stanno ancora distribuendo con molta calma i contenitori. Bellissimi contenitori devo dire la verità, visibili ovunque visto che sono di appena 240 litri ciascuno. Nella nostra strada volevano dare contenitori del genere anche a chi viveva da solo. Certo ho pensato in questo modo per riempirli ci vorrà molto tempo e così la GESENU risparmierà sui viaggi, ma come sarà la nostra bolletta? Vedo con grosso dispiacere che ciò che è più semplice da fare non lo si vuole perseguire ed invece si insegue il difficile che non avrà i risultati desiderati.

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