26/04/2024
direttore Renzo Zuccherini

Home >> Ospedale: l'ingresso è qui, ma la fermata è laggiù

Ospedale: l'ingresso è qui, ma la fermata è laggiù
Il parcheggio a pochi metri, il capolinea Apm lontano: è questa la politica per incentivare il trasporto pubblico?

E' ormai chiaro che all'ospedale e la Facoltà di Medicina, come alle Segreterie universitarie, si può arrivare solo con la macchina.
I servizi pubblici non solo sono rari e fanno percorsi contorti e lunghissimi, ma non arrivano nemmeno davanti ai servizi che interessano migliaia di persone ogni giorno.
Persino le linee Apm hanno il capolinea non davanti all'ingresso dell'Ospedale (come sarebbe normale, e come avverrebbe in qualsiasi paese civile), ma a un centinaio di metri di distanza.
Guardate la fotografia, scattata all'ingresso: vedete il capolinea? Non è facile, perché si trova lontano e nascosto. Di percorsi pedonali per raggiungerlo, nemmeno a parlarne: tra l'ingresso e il capolinea ci sono vari passaggi carrabili, un parcheggio, marciapiedi sconnessi. Certo, non è una distanza incolmabile, ma sembra fatta apposta per aggiungere un disagio (inutile) ai disagi dell'orario, della lunghezza dei percorsi e dei tempi di percorrenza, ecc.
La fermata più vicina all'ingresso - tanto per scoraggiare meglio gli utenti - è dotata di un avviso minaccioso: Fermata di sola discesa. Incredibile: un anziano, una persona in difficoltà (come tante di quelle che vanno all'ospedale) non può salire sull'autobus accanto all'ingresso, perché lì si può solo scendere!


Eppure, proprio davanti all'ingresso, ci sono le corsie dei parcheggi: sarebbe facilissimo spostare lì il capolinea (recuperando i posti auto là dove adesso c'è il capolinea): basterebbe avere in mente, in cima ai pensieri, le persone, e non le automobili.
Non parliamo della Facoltà di medicina e delle Segreterie: dalla fermata Apm è un vero viaggio; le auto possono girare intorno all'enorme edificio dell'ospedale, ma nessun autobus fa il giro dell'ospedale per fermarsi davanti ai principali servizi (ad es. il Cup).
Notiamo anche che in tutto il grande disegno viario dell'ospedale non si è trovato il modo di fare nemmeno un metro di corsia preferenziale per gli autobus, che, nelle ore di punta, aspettano in coda alle auto che i custodi le dirottino ai vari servizi. Tanto gli utenti Apm possono aspettare.
Ricordiamo inoltre che dalla stazione (il treno fa poche fermate al giorno) all'ospedale, il percorso pedonale è incompiuto da anni, e non sembra che ci sia l'intenzione di completarlo. Tanto i pedoni si arrangiano. 




Inserito venerdì 3 giugno 2011


Redazione "La Tramontana"- e-mail info@latramontanaperugia.it
Sei la visitatrice / il visitatore n: 7005413