26/04/2024
direttore Renzo Zuccherini

Home >> A San Martino in Campo c’è il controllo del territorio?

A San Martino in Campo c’è il controllo del territorio?
Due palazzi immediate vicinanze di un distributore di benzina

 

Qualche tempo fa a mezzo stampa parlammo della costruzione di due palazzi in un’area residuale nelle immediate vicinanze di un distributore di benzina. Si collocano lungo la provinciale fra San Martino in Campo e sant’Andrea d’Agliano. Notammo che l’impatto visivo era molto evidente perché vengono ad inserirsi in una bella pianura verde e fertile con precise caratteristiche agricole. Quindi, facendoci portavoce delle perplessità della cittadinanza, ci chiedevamo come fosse stato possibile ottenere dall’Amministrazione Comunale tutti i permessi urbanistici. Adesso dopo molti mesi i due palazzi dall’esterno sembrano ormai finiti, ma il cantiere risulterebbe ancora aperto e gli spazi abitativi in larga parte inutilizzati. Presupponendo i diritti della proprietà privata, a questo punto si pongono alcune domande. I lavori sono a norma? I vincoli previsti dal Prg rispettati? Probabilmente si. Ma un intervento corretto del Sindaco di Perugia sulla stampa locale del 2 luglio 2010 sosteneva che “i due palazzi lungo la strada che va da Madonna del Piano a San Martino in Campo sono brutti e fuori contesto. Un modo di pensare e costruire che non vogliamo più”. Comunque, indipendentemente dalla situazione descritta e stando alle notizie riportate in questi giorni nei giornali, una riflessione dobbiamo farla. Quali garanzie abbiamo che le previste nuove mega-cementificazioni, che continuiamo a condannare, avvengano nel pieno rispetto di tutte le normative urbanistiche? Anche perché il gioco delle varianti è in sè discutibile. Non vorremmo che l’intera area famosa per la sua bellezza naturalistica in futuro diventi un vero e proprio far west dove ognuno si fa la sua legge. Considerando anche il fatto ormai appurato che alcuni costruttori non sembrano esprimere una precisa moralità imprenditoriale, lasciando così spazio a sospetti di manovre che possono alimentare il cosiddetto “ciclo del cemento” denunciato a più riprese nei dossier annui sulle ecomafie redatti da importanti e credibili associazioni ambientaliste nazionali.

 



Comitato di salvaguardia ambientale di San Martino in Campo

Inserito giovedì 15 settembre 2011


Redazione "La Tramontana"- e-mail info@latramontanaperugia.it
Sei la visitatrice / il visitatore n: 7006122