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Ikea, la Regione annulli l’atto e proceda con la Valutazione di Impatto Ambientale
La determinazione regionale di esclusione dalla Via è immotivata e sbagliata e Italia Nostra ne ha chiesto l’annullamento d’ufficio

COMUNICATO STAMPA DEL 2 NOVEMBRE 2011

Con Determinazione dirigenziale n.7307 del 12 ottobre, pubblicata nel Bollettino ufficiale del 2 novembre, la Regione Umbria ha deciso di non sottoporre a valutazione di impatto ambientale (Via) l’insediamento Ikea senza alcuna motivazione, pur dettando ben diciassette prescrizioni.
Una di queste prescrizioni riguarda il fatto che l’area individuata è classificata come “di particolare interesse agricolo”.
Il problema più evidente dell’arrivo dell’Ikea in Umbria è infatti quello dei 28 ettari di terreno che verranno sottratti all’agricoltura per essere destinati a capannoni commerciali e parcheggi. Sarebbe stato meglio recuperare tre o quattro capannoni dei tanti inutilizzati a S.Andrea delle Fratte e rilanciare così quella zona industriale in forte declino, piuttosto che individuare una zona di particolare interesse agricolo vicina al Tevere dove ai 28 ettari dell’Ikea se ne aggiungeranno di sicuro altri con nuovi capannoni, altro cemento e altro traffico. Oppure si potevano scegliere terreni meno pregiati. Ma così non è stato.
Per fare luce sulle ragioni di tale scelta sbagliata, il 28 gennaio 2009 Italia Nostra ha presentato un esposto alla magistratura e l’indagine che ne è seguita ha individuato due indagati per corruzione e sarà quindi la magistratura a dirci quanto la scelta sia dipesa da interesse privati e dalla corruzione.
Per ora, di certo c’è colui che ha presentato l’istanza alla regione è la stessa persona che risulta indagata per corruzione e che l’insediamento Ikea ha un sicuro impatto ambientale altrimenti la regione non avrebbe dettato ben diciassette prescrizioni.
Nonostante ciò, la Regione ha deciso di escludere l’insediamento Ikea dalla Valutazione di impatto ambientale.
Il 22 luglio scorso, la Provincia di Torino ha dato parere negativo all’Ikea che voleva insediarsi nel comune di La Loggia perché “la localizzazione è proposta su aree classificate ‘agricole in contesto metropolitano’”. Un parere negativo per una zona che non è nemmeno di particolare interesse agricolo, come invece è quella di Perugia.
A Trieste l’insediamento Ikea ha rischiato la demolizione per non essere stato sottoposto alla valutazione di impatto ambientale.
A Vecchiano, in provincia di Pisa, l’arrivo dell’Ikea è stato contrastato dallo stesso Partito democratico che ha parlato di “colossale speculazione edilizia che non si è realizzata grazie anche alla nostra posizione ferma e determinata, senza cedere alle forti pressioni ricevute per la ‘popolarità’ di una proposta che è stata portata avanti con metodi fortemente discutibili”.
La determinazione regionale di esclusione dalla Via è immotivata e sbagliata e Italia Nostra ne ha chiesto l’annullamento d’ufficio per procedere con la Valutazione di impatto ambientale.

           Presidente Italia Nostra di Perugia



Urbano Barelli

Inserito giovedì 3 novembre 2011


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Commenti

Nome: Dorothee
Commento: La questione deve essere chiara a tutti voi che avete sempre creduto ai vostri politici: L'Ikea verrà fatta punto e basta la decisione è già stata presa !!!

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