23/04/2024
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Sindaci al lavoro
Lo stile è politica: da noi, i consiglieri comunali pretendono il pagamento della benzina per partecipare al Consiglio comunale!

Qualche volta, su Facebook, girano anche cose curiose e interessanti: è il caso di questo montaggio di foto che mette a confronto il comportamento (in tema di mobilità) di alcuni primi cittadini di grandi metropoli.

Certo, ci rendiamo conto che - per quanto riguarda la bicicletta - il Sindaco di Perugia sarebbe un po' penalizzato, vista l'orografia cittadina: ma il Comune non aveva acquistato tante belle bici elettriche "a pedalata assistita"? E del resto, è in via di sperimentazione il trasporto di bici sul minimetrò...

Magari, invece di tenerle in fondo ai depositi, potrebbero distribuirle ai membri della Giunta; e ai Consiglieri si potrebbe dare l'abbonamento gratis ai mezzi pubblici: sarebbe un privilegio (rispetto a tutti gli altri cittadini), ma anche un bell'esempio educativo...

E pensare che, da noi, i consiglieri comunali pretendono il pagamento della benzina per partecipare al Consiglio comunale!




Inserito venerdì 29 giugno 2012


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Commenti

Nome: Doro
Commento: U cùlu cu nà bbistu mai cammisa, na vota ca la bbista l’ha cacàta. (Il culo che non ha visto mai una camicia, la prima volta che l’ha vista l’ha cacata) – Chi non è abituato ad avere cose belle e particolari, appena gli capita di averle le usa male e le rovina subito. U pisci puzza da còpu. (Il pesce puzza dalla testa) – Il detto sottolinea il comportamento poco edificante di una persona conosciuta come leader o capo. Quando un capo famiglia o un capo di una organizzazione da cattivi esempi di vita, spesso, anche i figli o i dipendenti si comportano allo stesso modo. A spica chjina si chjica, a vacanti stà tisa. (La spiga piena si piega e la vuota sta diritta) – Chi è probo e saggio è ricco, e come la spiga piena di grano, con umiltà è pronto a piegarsi. Chi è privo di valori importanti, al contrario, ostenta arroganza e grande ignoranza. Questi proverbi e tanti altri calzano a misura per i rappresentanti della pubblica amministrazione del Comune di Perugia, della Provincia di Perugia e della Regione Umbria. Questi soggetti una volta posato il loro deretano sulle poltrone si dimenticano chi erano e si comportano come padroni, dimenticandosi sempre che il Popolo è Sovrano.

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