08/12/2024
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Foglie di fine estate
Con una poesia di Cesare Pavese

In allegato, il numero di settembre di Folia fluctuantia:

 FFOP settembre 12.pdf

Risveglio
 
Lo ripete anche l'aria che quel giorno non torna.
La finestra deserta s'imbeve di freddo
e di cielo. Non serve riaprire la gola
all'antico respiro, come chi si ritrovi
sbigottito ma vivo. E' finita la notte
dei rimpianti e dei sogni. Ma quel giorno non torna.
 
Torna a vivere l'aria, con vigore inaudito,
l'aria immobile e fredda. La massa di piante
infuocata nell'oro dell'estate trascorsa
sbigottisce alla giovane forza del cielo.
Si dissolve al respiro dell'aria ogni forma
dell'estate e l'orrore notturno è svanito.
Nel ricordo notturno l'estate era un giorno
dolorante. Quel giorno è svanito, per noi.
 
Torna a vivere l'aria e la gola la beve
nella vaga ansietà di un sapore goduto
che non torna. E nemmeno non torna il rimpianto
ch'era nato stanotte. la breve finestra
beve il freddo sapore che ha dissolta l'estate.
Un vigore ci attende, sotto il cielo deserto.
 
                        Cesare Pavese

(da Poesie del Disamore)



Daniele Crotti


Inserito mercoledì 29 agosto 2012


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