23/04/2024
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Buona caccia!
Siccità, emergenza idrica e incendi non fermano la caccia. Legambiente Umbria pone alcune domande all'Assessore Fernanda Cecchini


Avvio della stagione venatoria: La Regione dimostri maggiore coraggio e assuma provvedimenti adeguati a tutela della fauna selvatica in un momento di grande difficoltà ambientale e climatica.


L'Assessore Fernanda Cecchini ha dichiarato che l'Umbria non presenta situazioni particolari di crisi tali da richiedere limitazioni o la sospensione della stagione venatoria anche grazie al clima e alle temperature di questi ultimi giorni e che quindi la stagione si può avviare nella piena normalità.

Legambiente Umbria rimane convinta che non sospendere l'apertura della stagione venatoria o quantomeno prevedere le limitazioni e i provvedimenti cautelativi indicati dall'Ispra, possa causare in condizioni di particolare vulnerabilità gravi danni alla fauna selvatica. La stagione estiva in corso è stata infatti caratterizzata dal perdurare di temperature massime assai elevate che hanno provocato una forte siccità. A questo si sono aggiunti numerosi e gravi incendi boschivi che solo in Umbria hanno mandato in fumo oltre 1300 ettari di bosco. E chiunque è in grado di capire come le conseguenze, nel breve e nel medio periodo, potrebbero avere effetti negativi anche sulle numerose specie animali.

Visto che le nostre considerazioni e valutazioni non sono affatto condivise chiediamo all'Assessore Fernanda Cecchini di rispondere ad alcune nostre domande. Sicuramente le sue risposte saranno utili a chiarire a noi, ma anche a tutti i cittadini umbri, quali sono le strategie e le azioni che la Regione mette in campo a salvaguardia della biodiversità e della fauna selvatica in condizioni di crisi ambientale e climatica.

Sulla base di quali valutazioni e quali dati scientifici l'Assessore Fernanda Cecchini può affermare che non sussistono condizioni di particolare crisi tanto da non rischiare di arrecare danno alla fauna selvatica con l'apertura della stagione venatoria?

Se non ci sono condizioni particolari di crisi come mai la Giunta regionale su proposta degli assessori all’Ambiente Silvano Rometti e all’Agricoltura Fernanda Cecchini, ha richiesto al Governo lo stato di emergenza idrica, con l’obiettivo di attivare le azioni necessarie a mitigare gli effetti che la mancanza di precipitazioni ha sugli approvvigionamenti idropotabili, sull’irrigazione e sulla tutela ambientale? Proprio il comunicato stampa a firma dei due assessorati ha fornito i dati allarmanti dell'Umbria: una crisi idrica peggiore di quelle del 2002 e del 2005 e che già a marzo faceva registrare un deficit del 83% di precipitazioni.

Come mai l'Assessore Fernanda Cecchini e la Giunta regionale riconoscono l'eccezionalità della situazione per le produzione agricola ma non l'eccezionale tensione che stanno subendo gli ecosistemi e la fauna selvatica?

Se non ci sono problemi per la fauna selvatica, come mai l'Ispra, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ente competente in materia, ha provveduto ad inviare alle Amministrazioni regionali una nota (nota Ispra) sollecitando l'adozione urgente di limitazioni e provvedimenti cautelativi in vista dell'imminente stagione venatoria? Come mai anche il Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania ha espresso le stesse preoccupazioni degli ambientalisti tanto che ha proposto di posticipare l'avvio della stagione venatoria?

In attesa di ricevere le risposte, auspichiamo che l'Assessore regionale Fernanda Cecchini, la Presidente Catiuscia Marini e tutta la Giunta regionale tornino sulle decisioni assunte, vogliano dimostrare maggiore coraggio assumendo provvedimenti adeguati anche a salvaguardia della fauna selvatica in un momento di grande difficoltà ambientale e climatica.


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Inserito venerdì 31 agosto 2012


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