27/04/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Questo è il risultato delle fallimentari politiche in tema di rifiuti
Con un volantino senza data siamo stati avvisati da Tsa/Gest spa che ad oggi non è in grado di garantire il ritiro dei rifiuti indifferenziati

 Il divieto di smaltire in discarica rifiuti con potere calorifico  con Pci >13.000 kJ/kg era previsto dall'art. 6 del d.lgs. 36/2003 dal 1 gennaio 2007.

Purtroppo quando si tratta di scelte importanti in materia di ambiente l'Italia è abituata ad operare per deroghe ed oggi si rischia l'emergenza.

In Umbria, poi, dove è stato concluso un contratto di 1 miliardo di euro con Gest la cosa desta ancora più scalpore.

Contratto a seguito di gara a livello europeo a cui si è fatto in modo che partecipasse solo Gest!

Una gara con un solo concorrente per affidare lavori per UN MILIARDO DI EURO!!

Care/i cittadine/i attive/i, i fuochi d'artificio non sembrano finire mai... vogliono stupirci, o disorientarci o..?
“NON SIAMO IN GRADO DI GARANTIRE IL RITIRO DEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI”!
 
Con un volantino senza data, affisso nell’area commerciale del Girasole, siamo stati avvisati da Tsa/Gest spa che ad oggi non è in grado di garantire il ritiro dei rifiuti indifferenziati: tutti i cittadini sono invitati “a non esporre i bidoncini grigi a ciò destinati, fino a nuova comunicazione”.


Si doveva aspettare proprio il 1° gennaio 2013 (la scadenza dell’ennesima deroga da parte del Governo) per mettersi in regola con la legge? Ed ora si può modificare e mettere a norma il servizio di ritiro dei rifiuti in quattro e quattr’otto?
 

Si tratta di un provvedimento circoscritto al territorio di Corciano, o all’area dove opera la Tsa spa, oppure coinvolge tutti i comuni serviti da Gest spa, se non tutta la Regione?
 

Non è che si sta cercando di arrivare ad una drammatica situazione di emergenza per forzare la mano agli amministratori regionali e locali in vista delle imminenti decisioni sugli inceneritori (quello di Perugia, nel nostro caso)?
 

I cittadini si rendono conto sempre più chiaramente di aver pagato finora tariffe salate (e specifiche sovrattasse come con la bolletta Enel dove il comune incassa ogni anno 240.000 euro come addizionale sul consumo) per un servizio rifiuti inefficiente nonchè irregolare (a fine dicembre Corciano e l’Ati 2 hanno disatteso anche la norma sugli obiettivi minimi di raccolta differenziata e siamo ora passibili di ulteriori penalizzazioni in bolletta!). Il monopolio della gestione del ciclo dei rifiuti affidato alla multinazionale di Cerroni (“il re di Malagrotta”) non andrà dunque analizzato nei suoi effetti perversi e finalmente spezzato?
 

A quando la realizzazione di serie politiche di prevenzione/riduzione e di riciclo nel nostro territorio? Anche per evitare che alla fine l’unica soluzione disponibile rimanga quella di bruciare con i rifiuti la nostra salute ed i nostri risparmi…

 

Visto che tutto parte dai rifiuti da portare o meno in discarica, qualcuno ci dovrebbe spiegare anche come si sta gestendo in questi tempi la discarica di Borgogiglione e quali garanzie di sicurezza e di salvaguardia per la salute dei cittadini sono state prese.
                                                         

Infine, c’è il dovere di informazione, sancito dalle leggi vigenti e dal contratto di gestione:è giusto che i cittadini vengano a conoscenza di questi fatti e di questi avvisi per pura casualità? Tanti siti istituzionali, il cui costo si scarica sempre sull’utenza in ultima istanza, non potevano farne menzione tempestivamente? (e la stessa Tsa spa non poteva distribuire più correttamente i suoi avvisi casa per casa?)


 



Cittadinanzattiva Corciano

Inserito giovedì 10 gennaio 2013


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