25/04/2024
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Distilleria: a Ponte Valleceppi affollata assemblea pubblica
Denunciati l’ex presidente del circolo Legambiente di Perugia, il presidente de “i Molini di Fortebraccio” un consigliere provinciale. L’intera questione rappresenta uno psico-dramma dove le più elementari regole della democrazia e i più semplici diritti di cittadinanza vengono ignorati

 

Un’ennesima assemblea pubblica ha riproposto i problemi che continua a creare per ambiente e qualità della vita la distilleria di Ponte Valleceppi. Si è ripetuta per l’ennesima volta la triste semplificazione di quanto sia debole e malato il nostro sistema democratico. Da molti anni la popolazione continua a protestare nei limiti della correttezza, ma è inascoltata; le autorità istituzionali risultano sempre assenti al dibattito pubblico, come se salvaguardia dell’ambiente e della qualità della vita non sia un loro dovere imprescindibile, tanto continuano ad essere supervotate in ogni situazione e, quindi, preferiscono rispondere a mezzo stampa; gli organi di controllo risultano alla fine inefficaci così come l’intervento della Magistratura; comitati popolari e associazioni ambientaliste continuano ad essere malvisti e sbattono inutilmente contro un muro di gomma; l’azienda dovrebbe essere spostata perché incompatibile con la creazione di un parco fluviale territoriale, ma ottiene che gli impianti continuino ad essere ampliati; le forze politiche democratiche, che siedono in Consiglio Comunale, non sembrano interessate alla questione e preferiscono intervenire attraverso singoli consiglieri con inutili atti auto-assolutori, quali ordini del giorno, interrogazioni ecc… Questa volta, poi, in assemblea si è discusso anche della denuncia presentata alla Magistratura dalla distilleria stessa per diffamazione e con la richiesta di un risarcimento milionario in euro. I responsabili denunciati sono l’ex presidente del circolo Legambiente di Perugia, sciolto d’imperio da poco perché dava fastidio, il presidente del comitato popolare “i Molini di Fortebraccio” e un consigliere provinciale. Sono accusati di aver diffuso a mezzo stampa espressioni diffamanti, quando ormai risultano ben poca cosa davanti a quanto si legge quotidianamente nel dibattito politico elettorale e, quindi, sono reati che andrebbero tranquillamente archiviati. Insomma l’intera questione “distilleria di Ponte Valleceppi” non rappresenta forse tutte le componenti di uno psico-dramma lungo ormai decenni dove le più elementari regole della democrazia e i più semplici diritti di cittadinanza vengono completamente ignorati?

Ex circolo Legambiente di Perugia



Lauro Ciurnelli

Inserito mercoledì 30 gennaio 2013


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Commenti

Nome: mauro da ravenna
Commento: Oppure,ancor meglio, in democrazia referendiale non occorrerebbero inutili politici di professione, la gente deciderebbe in prima linea!?! Ma questo, capisco essere fantascienza! Scusate l'insistenza ma qualcuno ha qualche novità sui fanghi della distilleria stesi anche a Ravenna? Come procedono le indagini? Ci sono state sentenze? Grazie per l'interessamento, un fratello in gabbia ma libero nel pensiero come voi!

Nome: Alex
Commento: In un paese democratico i comitati spontanei di cittadini che chiedono di tutelare la propria salute ed il proprio ambiente NON DOVREBBERO ESISTERE....perchè a queste cose dovrebbero pensare i POLITICI, ovvero i rappresentanti che i cittadini eleggono per tutelare la cosa comune....ed invece? L'assenza di tutti i rappresentanti del Comune e della Provincia di Perugia ad un dialogo con i cittadini è VERGOGNOSO.

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