19/04/2024
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Una nuova Piazza Grimana? Si può fare, basta saperla immaginare
Ci piace fantasticare che il prossimo Primo Marzo i perugini immagineranno d’essere in una nuova “piazza Grimana”. Una piazza vera

 

Alcuni giorni fa è venuta a visitare la “Società operaia” la responsabile umbra del Fai. Mentre ritrovavamo nelle Matricole del Libro d’Onore la firma di suo bisnonno Raniero Gigliarelli - medico di professione, autore del fondamentale Perugia antica Perugia moderna - la nostra ospite ci chiariva che il Fai vuole cose concrete: “Fai, come fare”.

Dopo che ci siamo salutati abbiamo riflettuto su questa frase. Abbiamo pensato al dottor Gigliarelli che visitava artigiani, operai, casalinghe ed ai soci maestri elementari che gli insegnavano a leggere, scrivere e far di conto. Ci siamo detti: se lo hanno fatto disinteressatamente è perché immaginavano che educazione e salute fossero un diritto.

Poi il nostro pensiero è andato alla Fonte di Piazza della nostra città che non sarebbe così com’è se fra’ Bevignate non avesse immaginato un acquedotto che le portasse acqua da monte Pacciano.

Ed il religioso Capitini poteva subire quello che ha subito, fare quello che ha fatto senza immaginare dalla sua stanzetta dietro l’orologio del Comune (sopra di lui, come su Perugia, “nient’altro che il cielo”) che fosse possibile vivere in un Italia diversa? Libera?

Ci siamo anche ricordati di fatti più vicini a noi. Di Manuali, Scotti e gli altri che riuscirono a far chiudere il manicomio perché immaginarono che la malattia mentale si cura nella vita e non escludendo dalla vita.

Chiesto se avremmo immaginato possibile un percorso meccanizzato fin dentro la Rocca Paolina se qualcuno non avesse fatto le scale mobili. E Carlo Pagnotta che cosa si sarà mai immaginato per far suonare il jazz nelle nostre piazze?

*   *   *

Il 1° marzo 1861 perugini capaci d’immaginare e fare fondarono la Società Generale di Mutuo Soccorso fra gli Artisti e gli Operai di Perugia (per noi soci la Società operaia). Non crediamo sia stato un caso se scelsero il giorno di Sant’Ercolano. Il Patrono della nostra città morto per la sua città che, grazie all’immaginazione di Michele Bilancia di Radici di Pietra, forse diventerà Patrono delle città murate.

Ed allora, ci piace fantasticare che il prossimo Primo Marzo i perugini immagineranno d’essere in una nuova “piazza Grimana”.

Una piazza vera, parte di un unico percorso che da Corso Garibaldi per via Ulisse Rocchi arriva in Corso Vannucci. Con l’Arco etrusco rimesso a nuovo, senza automobili che ci transitano sotto. Attraversata da minibus elettrici. Con il traffico notevolmente ridotto che le gira attorno. Senza mezzi parcheggiati davanti all’Università per stranieri con i due lampioni liberty rimessi davanti al suo ingresso.

D’essere lì di pomeriggio. E dopo aver abbracciato con lo sguardo tutta la piazza -  o per “via vecchia” o per la “strada nova” - arrivare in via Appia. Entrare negli orti del Verzaro e camminare avendo a sinistra il muro etrusco, a destra la vista di Porta Sant’Angelo fino al convento di monte Ripido. Terminando la camminata a piazza san Francesco al prato con la visione dell’Oratorio di san Bernardino.

È una passeggiata che si può fare. Basta saperla immaginare. E se sant’Ercolano fa tirare un po’ di tramontana si potrà andare verso uno di quei tramonti che solo Perugia ha. Sotto il cielo ancora azzurro striato da nuvole bianche, rosse e rosa tendenti all’arancio.

 

PS: C’è una cosa che non siamo riusciti a fare. Immaginare le ragioni del silenzio - sul presente e futuro di piazza Grimana - dei Rettori delle due nostre Università. Eppure quella per Stranieri ha la sede proprio sulla piazza, l’altra a poche decine di metri e subiscono tutti i danni e i disagi, compreso quello d’immagine, che piazza Grimana così com’è comporta.

 



Cesare Barbanera, Vanni Capoccia

Inserito lunedì 11 febbraio 2013


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Commenti

Nome: Giorgio
Commento: La tenacia della Mutuo Soccorso merita il sostegno di tutti i perugini che dicono di amare la loro città.

Nome: Mari
Commento: Speriamo che la Mutuo Soccorso riesca con piazza Grimana a fare quello che ha fatto per Mario Grecchi.

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