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Agricoltura biologica: ritardi nell'erogazione dei contributi
A rischio migliaia di aziende. La Regione si attivi per una soluzione

Interrogazione alla giunta: “I contributi del Psr arrivano agli agricoltori con ritardi inaccettabili. Cresce la sensibilità dei consumatori, ma le istituzioni sono ferme”

“La Giunta deve attivarsi in ogni maniera per trovare la soluzione definitiva al grave problema del ritardo con cui vengono erogati i premi del Piano di sviluppo rurale alle aziende agricole biologiche umbre”. Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini annuncia di aver presentato una interrogazione alla Giunta regionale perché venga fatta chiarezza sulle motivazioni che adduce l'ente pagatore nazionale (Agea) per giustificare gli incomprensibili ritardi nell'erogazione dei contributi agli agricoltori biologici umbri.
“Il mancato pagamento dei premi agli agricoltori, specialmente in questo periodo di crisi devastante, rischia di costituire un colpo mortale ad un settore, quello dell'agricoltura biologica, che negli ultimi anni ha dimostrato un trend di crescita costante. I contributi Pac e del Piano di sviluppo rurale costituiscono infatti una voce importantissima nel bilancio delle aziende che spesso utilizzano quei fondi per programmare le proprie attività e per fare investimenti. Sarebbe grave se, a fronte di una crescita costante della sensibilità dei consumatori verso produzioni salubri e non impattanti, non si riscontrasse un'adeguata risposta delle istituzioni. Il fatto, per esempio, che nella bozza di Dap 2013 sia completamente ignorato il settore del biologico e delle produzioni a filiera corta è significativo di una sensibilità che pare non affermarsi nelle politiche regionali”.
“Prendiamo atto – aggiunge Dottorini - che la Regione Umbria si è attivata costruttivamente per sbloccare l'erogazione del 75 per cento dei fondi relativi al 2012, ma ora occorre uno sforzo straordinario per mettere ordine definitivamente alla questione delle presunte irregolarità dietro le quali Agea tenta di giustificare i propri ritardi. La certezza sui tempi di erogazione dei contributi è un aspetto fondamentale per la sopravvivenza delle aziende biologiche e la soluzione del problema è un compito del quale deve farsi carico la Regione”.



Oliviero Dottorini

Inserito sabato 16 febbraio 2013


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