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Acqua pubblica e rifiuti zero: il Pd boccia la legge della Giunta
Pur di bloccare gli emendamenti, approvati dalla commissione

“La volontà di milioni di cittadini è chiara e non può essere sacrificata alle mere logiche di mercato. Ora piano di fattibilità per ripubblicizzazione del servizio idrico”
“E' bastato dire che l'acqua deve essere considerata un bene comune privo di rilevanza economica e che sui rifiuti si deve perseguire la strategia 'rifiuti zero' perché il Pd decidesse di bocciare l'intera legge proposta dalla Giunta regionale. Non riuscendo a respingere i nostri emendamenti hanno preferito bocciare l'intera legge. Evidentemente il partito di maggioranza relativa preferisce mettere a repentaglio la credibilità della maggioranza e dell'esecutivo pur di non andare a toccare interessi privati nella gestione dei servizi pubblici: ma la volontà di milioni di cittadini è chiara e non può essere messa sotto i piedi e sacrificata alle mere logiche di mercato”. Il consigliere regionale Oliviero Dottorini commenta così il voto negativo della prima commissione che ha portato alla bocciatura del disegno di legge della Giunta regionale che istituisce l'autorità unica regionale per acqua e rifiuti (Auri). In commissione erano stati appena approvati gli emendamenti dello stesso Dottorini su acqua pubblica e 'strategia rifiuti zero'.
“I nostri emendamenti, approvati dalla commissione, puntavano a garantire una gestione pubblica dell'acqua e a perseguire strategie innovative nella gestione dei rifiuti. Troppo, evidentemente, per chi sembra incapace di svincolarsi dalle logiche bocciate da 27 milioni di cittadini che si sono chiaramente espressi attraverso un referendum. Da parte nostra riteniamo giusto e opportuno segnare un punto politico sul tema della gestione pubblica dell'acqua e su una corretta gestione dei rifiuti. Ribadire tali principi avrebbe avuto il merito di porre con forza una questione politica che anche a livello nazionale non può più essere ignorata. L'acqua è un bene comune che non può essere oggetto di oggetto di speculazione. Per questo riteniamo giunto il momento di avviare un serio studio di fattibilità al fine di garantire agli umbri una gestione pubblica e partecipata dell'intero servizio idrico, affinché la ripubblicizzazione diventi una realtà concreta e non rimanga solo una buona intenzione".



Oliviero Dottorini


Inserito giovedì 28 febbraio 2013


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