24/04/2024
direttore Renzo Zuccherini

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In attesa del lumino fotovoltaico
Io mi sono deciso: ho disdetto il contratto ormai divenuto per me insopportabile. Vuoi mettere il calore e l'emozione di accendere il lumino a cera e vederlo vivo e vibrante?

Torniamo ai ….lumini di cera!
Nei cimiteri, quando furono installate le lucine elettriche al posto dei lumini di cera, tirammo tutti un sospiro di sollievo: finalmente non era piu necessario recarsi ad accendere i lumini  di cera, che avevano una durata limitata, sporcavano e sovente si spegnevano a causa di qualche turbinio ventoso o cattiva combustione, senza considerare che a volte si squagliavano e la cera restava impietosamente sul davanzale della tomba, a testimonianza che di lì non era passato nessuno da tempo a rimuovere la cera, prima liquefattasi e poi raffreddatasi.
La lucina elettrica era tutta un'altra cosa: pulita e perenne, a testimonianza del nostro affetto verso i cari Defunti, per rischiarare le tenebre della notte ed accese anche di giorno (non si sa mai, meglio abbondare).
Certo mancava il tremolio del vecchio lumino di cera, ma vuoi mettere? I pro erano talmente evidenti che il paragone non si poteva nemmeno fare, specie in tempi di vacche grasse.
Già, la spesa era veramente contenuta: 15.000 lire (ah, le vecchie lire !)...
Poi, passando all'euro, la tariffa si modernizzò quasi subito (mica come gli stipendi ), passando da 15.000 lire iva compresa a 11 euro + iva e poi (2011) a 20,00 euro+ iva per un totale di ben 25,00 euro!
Le piccole lampadine erano ad incandescenza da 3 Watt l'una, che comunque, messe tutte insieme, alla fine, facevano un bel consumo e relativo costo a carico del gestore.
Successivamente, senza avvisare nessuno, anche le lampadine ad incandescenza da 3 Watt vennero sostituite con più moderne lampadine a Led 0,03 Watt (Led luce a dido elettronico, luce fredda).
Un bel risparmio direte voi. Si, certo, ma a tutto vantaggio del gestore. 
Gli utenti, quelli che hanno potuto, hanno cominciato ad organizzarsi: chi aveva i loculi in colonna, ha tolto le lampade su ogni singola tomba, installando un solo lume a penzoloni, più o meno al centro (il defunto più fortunato è il centrale, gli altri un po’ meno via via che si allontanano dal centro, ma il peggio è quello al piano terra che oltretutto ha anche l'ombra del sotto-lampada) ma tanto chi va a pensare una cosa del genere? In fondo è un simbolo…. 
Ma allora, se è un simbolo, non si potrebbe mettere una sola luce al centro del cimitero e pagarla un anno per uno o a carico di un benefattore (sponsor)?
La questione si fa ingarbugliata. Se non va bene una lucina per tutti, perché dovrebbe andare bene una lucina per una "colonna"? (i più "intraprendenti" ne mettono anche una in mezzo a due colonne! vedi foto).
Poi ci sono gli estrosi, quelli che sostituiscono la lampadina a led bianca con una colorata, di solito blu o rossa ( esibizionismo? Distinguersi sempre anche… dopo? 
Testimonianza della passata appartenenza politica?
O presentarsi nell'aldilà... “sotto una luce diversa“?…). Mah, misteri della psiche umana... 
Si potrebbe anche avanzare l'ipotesi che questo sia il primo passo di una tendenza ad applicare nuove tecnologie alle tombe, (in fondo dopo l'invenzione della fotografia, nessuna modernità era stata applicata a ricordo  dei nostri Cari) . Allora ci si potrebbe aspettare che accanto alla foto ci sia un oleogramma che ci racconti un po' della vita del defunto e non solo come adesso il nome e le date di nascita e  morte ma anche chi era, cosa ha fatto nella vita, ecc.
Si potrebbe anche fare un portafoto che con una leggera pressione, si apra, mostrando dietro una porta usb dalla quale scaricare foto e filmati che i parenti, od il defunto stesso, abbiano predisposto per chi si volesse informare maggiormente sulla vita dell'estinto.
Comunque tornando alle lucine, io mi sono deciso: ho disdetto il contratto ormai divenuto per me insopportabile.
Intendiamoci, avendo tre loculi, non è che non potessi pagare 75,00 euro all'anno, ma è per principio.
Intanto: chi ha stabilito la tariffa ed in base a quali parametri?
Il servizio era stato affidato ad una cooperativa, senza gara d'appalto e  gli aumenti e le modifiche alle lampade o sono state decise dall'Amministrazione che a tutt'oggi riscuote le somme che poi "gira"
in parte (ma quanto?) alla solita cooperativa a cui resta la gestione degli impianti.
Sono i soliti giochi fatti in silenzio e nell'ombra (sic).
Ma quello che dispiace, è il ricatto morale che fanno questi signori. Cioè giocano sul fatto che nessuno se la sente di staccare la luce e fare la figura come minimo da poveraccio, da taccagno o ancor peggio
dell'insinuazione subdola che si nasconde dietro il pensiero che  “se stacchi la luce allora vuol dire che non hai rispetto per i tuoi Defunti!!“
Io, a questo ricatto, non ci sto. Ho staccato e non mi pento. Sento i  miei Cari che mi dicono: "Bravo, non dargliela vinta a questi prepotenti! A noi andava benissimo il lumino di cera  oltre che far luce, ci scaldava anche un tiepido CALORE, adesso completamente azzerato dalla LUCE FREDDA a Led!! Ma come si sono permessi?".
In attesa che qualche ditta lungimirante fabbrichi finalmente un LUMINO FOTOVOLTAICO, per il momento, io sono tornato al lumino di cera.
Non sarà perenne, ma vuoi mettere li calore e l'emozione di accenderlo ogni domenica e vederlo vivo e vibrante?



Antonio Fratini


Inserito martedì 26 marzo 2013


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Commenti

Nome: franz
Commento: Giuste parole e profonda osservazione. All'inizio si era una bella cosa, ho lavorato tanti anni nei cimiteri, proprio nella gestione delle luci votive perché mio padre era stato un precursore in questo, si parla degli anni 60. Poi sono scadute le concessioni e chi è venuto dopo, assieme alle amministrazioni locali, non aveva la passione che avevamo noi e pensava subito a come far soldi o far cassa. Questo a me è dispiaciuto tantissimo perché i morti non devono essere scopo di lucro ma di amore.

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