19/04/2024
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Un piano del commercio contro la città
Prevede nuovi centri commerciali e nuove multisala in periferia, mentre è sotto gli occhi di tutti il danno che la loro diffusione ha causato alla città

ITALIA NOSTRA PERUGIA
Comunicato stampa del 7 maggio 2013

Oggi, 8 aprile 2013, il Consiglio comunale di Perugia dovrebbe approvare il nuovo Piano del commercio che prevede nuovi centri commerciali e nuove multisala in periferia, mentre è sotto gli occhi di tutti il danno che la loro abnorme diffusione ha causato alla città.
Le città sono la più alta espressione della vita sociale e culturale che il genere umano ha saputo realizzare, il più importante bene comune di un territorio. L’insana idea di trasformare tutto in commercio e centri commerciali distrugge l’anima delle città e le rende tutte uguali: luoghi anonimi senza un passato ed un futuro con un eterno ed angosciante presente dove si deve solo comprare e consumare.
Come la storia di Perugia ci insegna, il capitale sociale e culturale delle città è un patrimonio che si costruisce con secoli di civile convivenza. In pochi decenni di una politica urbanistica fatta più di speculazione edilizia che di pianificazione, Perugia è stata ridotta ad un agglomerato informe di brutte periferie, capannoni industriali in via di dismissione, centri commerciali e multisala. Il centro storico è stato svuotato di residenti e di cultura nel dissennato tentativo di trasformare anch’esso in un centro commerciale.
La distruzione del capitale sociale e culturale che Perugia ha subito negli ultimi decenni è un danno immenso, le cui conseguenze, acuite dalla crisi, siamo costretti a leggere tutti i giorni nella cronaca sempre più nera della città.
Con il nuovo Piano del commercio l’amministrazione comunale prosegue negli evidenti e devastanti errori del passato ed allontana quel riscatto che si sperava potesse essere la candidatura a capitale europea della cultura.

Urbano Barelli
Presidente di  

Sull'argomento ulteriori informazioni si possono leggere in  Lettera aperta al C.C. di Perugia e alla G.R.pdf



Italia Nostra di Perugia


Inserito lunedì 8 aprile 2013


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Commenti

Nome: Marz
Commento: Se non sbaglio lei è stato uno di quelli che più si è battuto contro la trasformazione dell'ormai Ex mercato coperto. Si rende conto che con questa opposizione ha contribuito a "affossare" il centro storico di Perugia. Dovete farla finita di considerare le città delle mummie imbalsamate, bisogna che i centri sterici tornino ad essere degli elementi vivi di una citta, anche e innazitutto dal punto di vista urbanistico. Non si può pretendere di far tornare abitanti nei centri storici se poi questi sono costretti a vivere come topi. Mi spiega cosa avrebbe perso Perugia trasformando quell'obbrobrio fascista? Inoltre da uno come lei ci si aspetterebbe una lotta serrata ai palazzinari e villetari, veri distruttori del territorio.

Nome: silvana
Commento: Condivido solo in parte l'dea di Matteo: le nostre vie sono già dei bellissimi centri commerciali a cielo aperto e quanto cattivo tempo abbiamo nel corso dell'anno per giustificare gallerie chiuse dove riscaldamento e aria condizionata sono d'obbligo? Comunque, da semplice cittadina, noto quanti di questi nuovi centri commerciali siano nati e mai "decollati" o siano solo parzialmente utilizzati. Ne cito alcuni: ottagono, galleria di Ellera, quattrotorri (Corciano?), San Sisto (Triangolo), Olmo, Via Settevalli, stazione del minimetrò, ex cinema Lilli. Siamo proprio sicuri di avere bisogno di nuove costruzioni?

Nome: urbano barelli
Commento: Sull'argomento ulteriori informazioni si possono leggere in Lettera aperta al C.C. di Perugia e alla G.R.pdf

Nome: Franz
Commento: Io che vivo nel centro Europa posso dare delle spiegazioni. Non si possono paragonare i centri storici nordeuropei con quelli italiani: primo perchè hanno un'altro stile architettonico, molto inferiore rispetto al nostro seppur bello, secondo riescono comunque ad integrare senza danni i centri commerciali con la storicità della città. In Italia invece per centri commerciali si intendono prefabbricati in cemento armato, qualche volta camuffati con mattoni, di svariati metriquadrati e questo fa si che tutto ciò che è intorno, le città, le campagne, i fiumi, il panorama etc., viene degradato.

Nome: matteo
Commento: vorrei condividere con voi una riflessione nata durante una mia recente permanenza in due paesi nordeuropei, dove, con tutta evidenza, riescono a convivere armoniosamente gli antichi centri storici, affollati all'inverosimile nelle giornate di sole anche con temperature polari, e i grandi centri commerciali, evidentemente preferiti e anch'essi pienissimi soprattutto nei giorni di maltempo. siamo proprio sicuri che una cosa (il grande centro commerciale) escluda l'altra (il centro storico)?

Nome: marfrutto
Commento: Come dove e quando sarà possibile prenderne visione?

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