25/04/2024
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Che fine fa la maxistalla di Santa Maria Rossa?
Le responsabilità vanno addebitate a chi della giunta comunale ha insistito perché venisse scelta quella zona, ambientalmente sensibile e quindi, a rischio, tanto da essere vietata alla costruzione di nuovi edifici

Qualche giorno fa su Rai Regione è stata riproposta la questione dell’Ente Morale “Opere Pie” che rischia il fallimento perché il progetto di una maxistalla con annesso impianto a biogas a Santa Maria Rossa non va avanti. Allora ricordiamo che l’ente in oggetto ha accumulato nel tempo attraverso le donazioni un patrimonio di aree fertili per l’agricoltura che hanno tutte le condizioni per un’adeguata redditività.

La responsabilità di come si sono svolti i fatti non è in alcun modo addebitabile alle associazioni ambientaliste e ai comitati che vengono considerati soggetti contro, ma che in realtà non hanno alcun potere di veto. Esercitano solo un loro diritto alla richiesta di un ambiente sano e sicuro, secondo l’assunto costituzionale. Le autorità di controllo, poi, sono tenute a verificare la validità dei progetti.

È fuori discussione, infatti che l’area scelta adiacente all’abitato di Santa Maria Rossa era indicata come ambientalmente sensibile e quindi, a rischio, tanto da essere vietata alla costruzione di nuovi edifici e relativi impianti per l’attività zootecnica, secondo quanto prevedevano le norme di attuazione  del Prg.

Invece le responsabilità vanno addebitate a chi della giunta comunale ha insistito perché venisse scelta quella zona, agendo con le varianti, le responsabilità vanno addebitate a chi della giunta comunale ha insistito perché venisse scelta quella zona, , fomentando anche la guerra fra poveri tra gli abitanti del posto e i lavoratori.



Lauro Ciurnelli, ambientalista

Inserito martedì 6 agosto 2013


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Commenti

Nome: Franz
Commento: Io vedo solo mucche da latte deperite! Togliete questa triste immagine cambiandola con un capannone agricolo, per favore.

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