01/05/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Un progetto per Piazza Grimana
Iniziativa lodevole e interessante. Ma lascia inalterata la questione del traffico, cancella il campetto di pallacanestro, ignora il fosso del Bulagaio


E' stato presentato ieri sera a Palazzo Gallenga la proposta-progetto dell'Associazione Per Perugia ed oltre.
Si è trattato di un momento importante, perché ha cercato di concretizzare le idee e le proposte sul tema della riqualificazione della Piazza.
Il progetto, in sostanza, sposta il flusso veicolare sui margini est e nord della piazza: per intenderci, si lascerebbe libera dal traffico tutta l'area antistante Palazzo Gallenga, mentre sul lato est (all'incirca dove ora c'è l'edicola) si lascerebbe il corridoio tra via Pinturicchio e via Scortici; resterebbe invariata la corsia da via Scortici a via Fabretti.
Il progetto esplicitamente rinuncia ad affrontare il tema del traffico sulla Piazza, il vero nodo della questione che certo non competeva agli architetti che l'hanno pensato, ma che rende abbastanza sterili i tentativi di rispondere alla domanda di visibilità dei monumenti.
Ma la monumentalità non è la vera questione (pur essendo importante): la vera questione è la funzione civile della piazza. E su questo non è stato detto nulla.
Comunque, pur non essendo in grado di dare un giudizio tecnico, il progetto mi pare interessante, e comunque lodevole l'iniziativa dell'associazione. Certo, aver visto in fine di presentazione lo schizzo di Portinari (che trasformava la Piazza in una solenne esedra, libera e praticabile, aperta alla parola e all'incontro) ha suscitato un tuffo al cuore di nostalgia e incanto: ma la realtà è oggi troppo diversa.
Quindi l'idea del progetto, di ritagliare nella Piazza uno spazio, anche informe, ma comunque da liberare, va presa in seria considerazione, ed apprezzata.
Rimangono a mio parere due punti critici:
- il progetto non rinuncia a costruire cubatura anche all'interno della nuova Piazza: infatti prevede, al centro della stessa, un locale interrato da dibire a bar o ristorante. Come se nella zona mancassero bar e ristoranti; e come se il bar fosse l'unico modo di aggregare le persone (e poi il bar vorrà i tavolini all'aperto, e sui tavolini gli ombrelloni...);
- il progetto cancella il piazzale che funge da campo di pallacanestro, uno spazio utilizzato moltissimo dagli studenti e dai giovani, vero punto d'incontro, per di più gratuito (sarà per questo che viene cancellato?), e lo sostituisce con un improbabile giardino attrezzato "per i bambini del quartiere". Un'idea invecchiata di spazio per bambini; e poi, quali bambini? a Piazza Grimana ci sono solo anziani e studenti: bisogna pensare a spazi per loro, e poi pensare a far tornare le famiglie (allora sì che ci saranno bambini: ma anche questo non competeva ai progettisti).
Infine, anche il progetto (come una pessima tradizione amministrativa, ormai pluridecennale) ignora un aspetto straordinario di Piazza Grimana: quella di essere costruita su un crinale che dà su due splendidi versanti, quello della Conca-S. Galigano e quello del Bulagaio. Ma mentre quello della Conca è ben godibile, grazie al bellissimo affaccio sulla "strada nova" (via Battisti), quello straordinario scenario che è la valle del Bulagaio è cancellata oggi dall'alberatura e dalla mancanza di un punto panoramico (bisogna risalire alla piazzetta delle Prome per vederlo).
Il progetto colloca sull'area panoramica una nuova alberatura, e non prevede alcun accesso né punto panoramico. Eppure, una attenzione a questo aspetto farebbe di Piazza Grimana un unicum al mondo, con due grandiosi panorami che da essa sarebbero godibili. Del resto, lo ripeto da anni, tutta l'area del Bulagaio è ignorata e trascurata, usata solo come corsia automobilistica, ed invece sarebbe una attrattiva meravigliosa per i turisti e per i cittadini.
Per quanto riguarda il discorso del traffico, credo che qualsiasi soluzione "tecnica" o architettonica sarebbe rapidamente vanificata dalla pressione del traffico privato e dai parcheggi più o meno autorizzati (e incontrollati). La soluzione del nodo del traffico sta a valle, a P. Felcino, dove occorre fermare il flusso veicolare e garantire collegamenti rapidi, efficienti e frequenti con la città e con l'ospedale: ad es., con il treno!
Ma anche questo è stato detto e ripetuto tante volte.
                                                      




Inserito giovedì 3 ottobre 2013


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