19/04/2024
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Sul festival del giornalismo
Chi ha responsabilità di governo ha un dovere in più rispetto ai cittadini comuni: quello di dominare le proprie irritazioni pensando al bene comune, per riannodare il filo di un discorso strappato

Gli assessori regionale Fabrizio Bracco e comunale Andrea Cernicchi hanno annunciato una conferenza stampa sul Festival Internazionale del Giornalismo. I quotidiani locali hanno annunciato che diranno la loro verità.
Se sarà così avremo il risultato che, come nel film Rashomon di Kurosawa, ci troveremo di fronte a più racconti magari tutti credibili, ma contrapposti. Gli animi saranno ancor più riscaldati, i rancori più forti e la probabilità di un deragliamento diventerà certezza.
Ma è di questo che ha bisogno Perugia? Che si vada verso una strada senza ritorno?
 Perugia con la storia di Meredith, dello spaccio, del gesso originale del Canova frantumato, del muro etrusco deturpato da enormi chiodi ha già imboccato una china pericolosa. Non può permettersi di precipitare ancora più in basso perdendo il Festival Internazionale del Giornalismo. Una manifestazione che collega cultura, comunicazione e buona politica. Necessaria non solo per il ritorno economico e di prestigio che da, ma perché è un esempio per i giovani: Gli dimostra che, nonostante tutto, c’è un mondo nuovo che li aspetta. Gli dice anche, e speriamo che continui a dirglielo, che di quel mondo Perugia fa parte.
 
Tra gli affreschi del Collegio del cambio di Perugia c’è quello di Catone. È messo in un punto tale che poteva essere visto dai Priori dell’Arte. Sotto di lui un’esortazione scritta in latino che tradotta dice: “Chiunque tu sia, che ti alzi a pronunciare un discorso con parole solenni, o ti appresti a rendere giustizia al popolo, deponi gli affetti privati. Chi ha il cuore turbato dall'amore o dall'odio, non può seguire la retta via"
 
La Presidente Catiuscia Marini, il sindaco Wladimiro Boccali, l’assessore comunale Andrea Cernicchi e quello regionale Fabrizio Bracco in questi giorni dovrebbero pensare a quell’esortazione. Al fatto che chi ha responsabilità di governo ha un dovere in più rispetto ai cittadini comuni: quello di dominare le proprie irritazioni pensando al bene comune.
Il loro compito non è quello di far saltare il tavolo. Di non farsi prendere la mano dai profeti di sventure. Ma quello - a partire dalla situazione così com’è e non come avrebbe potuto essere o si sarebbe voluto che fosse - di non sciupare in contrapposizioni energie utili per riannodare il filo di un discorso strappato.

Vanni Capoccia – SOCIETA’ GENERALE MUTUO SOCCORSO FRA GLI ARTISTI E GLI OPERAI DI PERUGIA

(foto da Umbria24ore)

alcuni commenti su fb:

Perugia Attiva In questa vicenda c'è bisogno di pompieri, in troppi hanno gettato acqua sul fuoco. Speriamo in un intervento diplomatico di Bracco e Cernicchi, dopo le dichiarazioni a caldo dei giorni scorsi. L'unica speranza per mantenere il Festival è che per gli organizzatori sia troppo complicato fare il trasloco da Perugia per l'edizione 2014, e quindi tentare di ricucire i rapporti per il 2015.

Vercinge Torige Ma se la Ciccone s'è già venduto il festival al migliore offerente! È ha fatto tutta sta manfrina per trovare una scusa. Ma fatemi il piacere e svegliatevi...che quella è molto più furba e scaltra di tutti. È sa ben sputare nel piatto dove ha abbondantemente mangiato!

Lucrezia Afferrante Grazie Vanni

Marco Ercolanelli Condivido. Ci vuole giudizio. Da tutte e due le parti però. Perché gli organizzatori del Festival hanno sparato a zero se stavano trattando? Come dicevo in altra discussione sento puzza di bruciato! Ma, come diceva mio nonno, "Non la fà sotto la neve, che prima o poi si scopre" e vedremo chi ha torto e chi ragione!



Vanni Capoccia

Inserito mercoledì 23 ottobre 2013


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Commenti

Nome: Ivana
Commento: Il festival è rimasto a Perugia. E siccome la Ciccone ha ringraziato pubblicamente Vanni Capoccia lo faccio anch'io. Ora sta a noi Perugini dimostrare se vogliamo il festival partecipando alla sottoscrizione. Io l'ho fatto: bastano 10 euro

Nome: giorgio
Commento: Domani sapremo se il festival si terrà a Perugia o da un'altra parte. Io penso e spero a Pg. Spero anche che se ci sarà la raccolta fondi le aasociazioni ed anche la Tramontana si diano da fare

Nome: Carla
Commento: Sembra che a Perugia ci sia gente ed associazioni che non aspettino altro che la rottura per dir male di Arianna Ciccone e illudersi di far alta cultura con un incontro su qualche storia del passato cittadino. Sono ciechi.

Nome: Marco
Commento: Perugia senza festival se la caverà molto male, il Festival senza Perugia pure. Ci vuole come è scritto nell'articolo saggezza ed apertura verso gli altri

Nome: Società operaia
Commento: Cara Gina, la società di Mutuo Soccorso mai farà una lista civica. Fa quello che pensa sia utile per Perugia

Nome: Paolo Lupo
Commento: Questi pensano che si possa diventare capitale europea della cultura con il cioccolato, il dialetto, le cartoline di una volta

Nome: AGNESE
Commento: Non bisognava arrivare a queste condizioni, ma visto che ci siamo dorà prevalere tanta saggezza e se faranno una raccolta di fondi noi perugini dovremo essere in prima fila

Nome: Gina
Commento: In difesa di Piazza Grimana, ora del Festival del giornalismo. La Mutuo Soccorso deve fare una lista civica

Nome: Vanni Capoccia
Commento: A Siena c'è una porta. Porta Camollia. Dà verso la nemica Firenze. Lì i senesi hanno scritto per chi entra che Siena gli apre la porta ed ancora di più il cuore. Dobbiamo fare come è scritto su quella lapide: essere aperti. Dobbiamo non cercare colpe ma soluzioni. Non pensare a se stessi ma a Perugia ai suoi interessi ed alle nostre responsabilità verso i più giovani e le future generazioni. Perugia ha bisogno di futuro ed il festival del giornalismo è una finestra sul futuro grazie agli organizzatori ed a Perugia che gli ha dato la possibilità di organizzarlo. Questa sul futuro del festival non può essere una discussione autoreferenziale, dobbiamo parlare con il mondo perché in questi giorni il mondo ci guarda ed ascolta. Sono certo che Andrea Cernicchi Fabrizio Bracco Wladimiro Boccali Catiuscia Marini ed Arianna Ciccone ne sono consapevoli. Devono esserlo.

Nome: Società Operaia
Commento: Grazie. E' importante che Perugia faccia sentire la sua voce senza egoismi e aperti

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