24/04/2024
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Non esistono i cattivi
Una lettera delle classi 4° della scuola primaria di Monopoli a Carmelo Musumeci

Di seguito, una lettera di 119 ragazzi, delle classi 4° della scuola primaria di Monopoli (Bari) a Carmelo Musumeci, che la introduce con un breve scritto.
Vale la pena ricordare che si tratta di un detenuto di cui il Dap, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, e anche il Ministro della Giustizia, non rispondono sulla sua declassificazione e continua ad essere, dopo 23 anni di carcere e un cammino rieducativo riconosciuto eccellente,  considerato altamente pericoloso e quindi detenuto in AS1. CONTINUAMO A CHIEDERE PERCHE'.
     
 
Il mio cuore vi dice grazie
 "Non esistono persone o lupi cattivi, esistono solo azioni buone o cattive" (Zanna Blu, di Carmelo Musumeci, Gabrielli Editori)
 Credo che a volte abbiamo più da imparare dai ragazzi che dagli adulti. In nome del popolo italiano sono stato condannato a essere cattivo, maledetto e colpevole per sempre. L'altro giorno, dopo aver letto una mia lettera pubblicata sulla rivista "Famiglia Cristiana", ho ricevuto una bellissima lettera che mi hanno inviato dei ragazzi, che mi hanno fatto commuovere. La rendo pubblica per dimostrare che spesso il senso di giustizia dei giovani è molto più avanti di quello degli adulti. Le parole di questi ragazzi mi hanno riempito il cuore e la cella di conforto,  tenerezza e amore sociale. E per questo il mio cuore gli dice grazie. Un affettuoso sorriso fra le sbarre a tutti loro.
Carmelo Musumeci
Carcere di Padova, Dicembre  2013


Monopoli, 31 ottobre 2013
Carissimo Carmelo,
                                   siamo ragazzi che frequentano la classe 4° della scuola primaria "Carolina Bregante" in Monopoli (Bari). Siamo distribuiti in ben sei sezioni che vanno dalla A alla F.
Ti abbiamo conosciuto durante la prima lezione di religione attraverso la tua bellissima lettera indirizzata a Suor Francesca. Da quel testo letto in classe con il maestro Francesco, ti abbiamo apprezzato e abbiamo cercato di capire e approfondire la vita nelle carceri.
Grazie al papà di un nostro compagno che lavora nel carcere di Padova, abbiamo ascoltato la voce di alcuni detenuti attraverso un dvd intitolato  "A scuola di libertà". Abbiamo imparato che, se una persona va in carcere, è perché ha commesso gravi errori e che il tempo da trascorrere in prigione è proporzionale al male commesso.
Prima di conoscerti, molti di noi, pensavano che l'ergastolo fosse troppo poco per punire i criminali, ma le tue parole ci hanno fatto pensare. Così leggendo la nostra Costituzione, abbiamo scoperto che la dignità della persona va protetta sempre, anche in carcere. Sempre nella Costituzione leggiamo che, la prigione, serve a rieducare ed aiutare chi ha sbagliato perché ogni uomo è buono.
Ha ragione il Lupo mannaro del tuo bellissimo libro quando dice che non esistono i cattivi: è più facile mettere nel cuore la cattiveria che saper tirare fuori dal proprio cuore il bene.
Carmelo, sappiamo che soffri di solitudine e che ti manca tanto la tua famiglia. Speriamo che le  guardie ti trattino bene perché sappiamo che vivere in carcere oggi è ancora più difficile a causa del sovraffollamento. Nel dvd abbiamo ascoltato un Direttore di carcere che diceva di aver, nel suo istituto, il doppio delle persone che può contenere. Per questo non è possibile rieducare tutti e, quelli che trascorrono in cella più di ventidue ore al giorno, rischiano di tornare in libertà più incattiviti. Abbiamo anche letto quello che il Presidente Napolitano ha scritto al Parlamento e speriamo che si trovi presto una soluzione. Grazie alle testimonianze di alcuni ragazzini del carcere minorile di Treviso abbiamo capito come sia importante vivere bene a scuola nel rispetto delle regole e sapere ascoltare gli insegnamenti di mamma e papà.
 Caro Carmelo, grazie  perché con le tue parole abbiamo imparato tanto e sappi che siamo dispiaciuti per te e per tutti gli ergastolani che come te soffrono per non poter dimostrare a tutti che le persone nel tempo cambiano e non si possono etichettare per sempre come “cattivi”.
Vi siamo vicini… Con affetto.
Seguono le firme di 119 ragazzi
Classi IV
c/o Istituto Comprensivo 4°
 "C.Bregante A.Volta" Via P. Goberti, 45; 70043 Monopoli (Ba).
 
P.S. Gentilissimo Signor Carmelo,
 anch'io mi sento di unirmi alle voci dei ragazzi… grazie di cuore perché il suo impegno muove le coscienze fin dal profondo.
Auguro a lei e a tutti i detenuti della "Casa" di Padova ogni bene. Francesco.

 




Inserito lunedì 2 dicembre 2013


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