27/07/2024
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Il governo taglia le rinnovabili
...per favorire carbone e pwetrolio. Mentre tutti si lamentano di cambiamenti climatici e disastri ambientali, il governo delle larghe intese punta su carbone e petrolio. E’ lo sviluppo del gambero

“Il governo delle larghe intese ha un'idea di sviluppo sostenibile ispirata al cammino del gambero: si procede a ritroso, in direzione opposta alla modernità. E' gravissimo che si pensi di tagliare gli incentivi alle rinnovabili per convogliare ulteriori risorse su centrali elettriche alimentate da fonti fossili”. Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore, commenta il doppio emendamento alla Legge di Stabilità che prevede un sostegno finanziario alle centrali alimentate da fonti fossili stabilendo di reperire le risorse necessarie attingendo alle altre fonti energetiche, primo fra tutti il fotovoltaico .
“Mentre tutti si lamentano dei cambiamenti climatici e dei disastri ambientali - continua Dottorini - il governo Letta decide di andare nella direzione opposta a quella dettata dalla modernità e dal buon senso, privilegiando il carbone e il petrolio invece di contribuire a ridurre le emissioni di Co2 attraverso gli incentivi alle fonti energetiche rinnovabili. Proprio ora che le rinnovabili stanno dimostrando di essere competitive con le fonti fossili, l'esecutivo tenta, con un emendamento maldestro, di invertire la rotta del progresso e riportarci agli albori della rivoluzione industriale. Pensare addirittura a un taglio retroattivo degli incentivi è quanto di più scorretto si possa immaginare e il rischio è quello di minare la fiducia degli investitori e dei cittadini. Il nostro Paese ha bisogno di guardare avanti e di una politica lungimirante che sappia creare un quadro di convenienze per chi investe su energia pulita, innovazione e green economy. Crediamo che anche l’Umbria debba muoversi e far sentire forte e chiara la propria contrarietà verso un provvedimento che particolarmente penalizzante per una regione che solo puntando su uno sviluppo sostenibile e duraturo potrà trovare la strada della ripresa economica. Ci auguriamo che la società civile e la politica sappiano mobilitare uno schieramento compatto e determinato per fermare la follia di questi interventi assurdi e controproducenti”.



Oliviero Dottorini

Inserito venerdì 6 dicembre 2013


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