|  Aria avvelenata in Umbria I sindaci devono intervenire, lo smog è cancerogeno come l’amianto
 ITALIA NOSTRA DI PERUGIA - Comunicato stampa del 9 dicembre 2013 Aria avvelenata in Umbria I sindaci devono intervenire Lo smog è cancerogeno come l’amianto Da giovedì 5 dicembre l’Umbria è sotto una coltre di aria avvelenata e cancerogena. Terni,
 Perugia, Città di Castello, Foligno, Magione, Gubbio, Spoleto, Narni e 
perfino Torgiano hanno superato i limiti di legge stabiliti dall’Unione 
europea per le polveri sottili. Secondo
 l’Agenzia di ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della 
sanità, lo smog è un pericoloso agente cancerogeno che solo nel 2010 ha 
causato 220 mila morti. Nonostante
 lo spostamento delle stazioni di rilevamento dei dati (clamorosa è 
quella di Perugia-Fontivegge che dovrebbe registrare l’inquinamento da 
traffico e che, invece, dopo lo spostamento, registra la stessa qualità 
dell’aria del parco di Via Cortonese), tutta l’Umbria da cinque giorni 
subisce un inquinamento fuori legge. Sabato
 7 dicembre Italia Nostra ha diffidato i comuni ad adottare tutti i 
provvedimenti utili per far fronte all’emergenza smog e ai conseguenti 
rischi sanitari. Però,
 né i Sindaci (massime autorità sanitarie locali), né i tanti quanto 
inutili assessori all’ambiente hanno fatto qualcosa per evitare 
l’emergenza o limitare lo smog. A Perugia i pannelli a caratteri mobili 
che di solito descrivono la qualità dell’aria oggi erano muti. Le
 previsioni del tempo indicano la permanenza di condizioni favorevoli 
all’inquinamento dell’aria e, nonostante ciò, i Sindaci non fanno nulla.
 In mancanza di interventi urgenti, Italia Nostra si vedrà costretta a 
presentare una denuncia alla Procura della Repubblica. 
 
 Urbano Barelli -Presidente di Italia Nostra di Perugia
 |