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Santa Giuliana: il problema non è solo l'atletica
Perché per i concerti non si torna ai bei tempi di Umbria Jazz al Curi?


L’amministrazione comunale nella sua instancabile e sospetta attività edificatoria non cessa di stupirci e tenerci preoccupati, l’ultima trovata è la costruzione di un palco semimobile al Santa Giuliana con relativo tunnel per l’accesso e via sperperando in euro, ambiente e tranquillità di vita. Il buon caro Giorgio Molini è insorto chiedendo rispetto e attenzione per l’atletica leggera, io non posso non essere d’accordo ma con molti distinguo.

E’ bene che la regina degli sport abbia un suo spazio a Perugia, che atleti potenziali olimpici non siano limitati nella loro attività nei mesi clou causa manifestazioni para jazzistiche (Elton John, R.E.M....), ma non è questo il problema principale. Se si costruisse uno stadio dedicato all’atletica a Pian di Massiano non avremmo risolto il vero problema, che non è soltanto la disponibilità di pista e pedane, ma la disponibilità di uno spazio urbano fondamentale per la vita di tutti i giorni della città.

Noi come residenti della zona soffriamo parecchio durante la settimana di Umbria Jazz: parcheggi assenti, anche quei pochi per disabili, vigili indaffarati a non fare quello che sarebbe necessario, mobilità pedonale ridotta e penalizzata, rumore. Un investimento milionario non potrebbe che avere come conseguenza l’incremento di questo uso improprio dell’area.

Ma perché non si torna ai bei tempi di Umbria Jazz al Curi? Se si poteva fare quando non c’era un mezzo di trasporto innovativo, quando il parcheggio al Pian di Massiano era degradato e degradante, quando il Perugia calcio era in Serie A, a maggior ragione si può fare ora. Un palco fisso in curva sud, comprensivo di camerini e quanto necessario, e nessuna galleria. Perché dobbiamo sperperare le nostre risorse, i denari di tutti i perugini, per ingrassare pochi imprenditori dell’edilizia?

Sarebbe necessario che questa amministrazione (e quella che seguirà) si metta bene in testa che Perugia non ha bisogno di cantieri, ha bisogno di manutenzione e cura: quella cura, rispetto e amore di cui andavamo fieri e che ora non ci sono più.   




Francesco Damiani

Inserito mercoledì 28 gennaio 2009


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