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La chiesa di San Bevignate va salvata dal cemento
La bellezza dell’edificio è esaltata dal fatto che si trova isolato nella campagna: l’Adisu ha deciso di edificare davanti a questo monumento uno “steccone” lungo decine di metri. Già sacrificati olivi secolari

La monumentalità della perugina chiesa templare di san Bevignate, iniziata verso il 1256 e conclusa intorno al 1262, certifica l’importanza dell’insediamento dell’Ordine; dovuto probabilmente alla ricorrente presenza in città della Corte papale nella quale i dignitari dell’Ordine rivestivano  rilevanti incarichi.

È una delle più importanti e affascinanti chiese templari d’Europa, ospita affreschi  di notevole interesse che vennero fatti conoscere da un memorabile saggio dello storico dell’arte Pietro Scarpellini. La bellezza dell’edificio è esaltata dal fatto che si trova isolato nella campagna, in uno dei pochi luoghi della città non ancora invasi dal cemento.

Ora l’Adisu (l’agenzia umbra per il diritto allo studio) ha deciso di edificare una residenza per gli studenti davanti a questo monumento. Uno “steccone” lungo decine di metri per costruire il quale hanno iniziato lo sbancamento sacrificando già olivi secolari. Un edificio che una volta terminato impedirà da quella parte di andare con lo sguardo verso gli olivi, e lo scambio che san Bevignate ha sempre avuto con la sua campagna.

Tutto questo in una città che ha fabbricati per centinaia e centinaia di metri cubi abbandonati a se stessi e che potrebbero essere riadattati come residenze per studenti, persino nei pressi dell’edificio che vogliono costruire.

Tutto questo in una città che ambisce a diventare Capitale europea della cultura, ma che meriterà di diventarlo solo se impedirà lo scempio di san Bevignate.



Vanni Capoccia

Inserito venerdì 21 febbraio 2014


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Commenti

Nome: Maria Pia Battista
Commento: Tra l'altro non mi sembra che in questo modo le istituzioni dimostrino di essere in grado di trasmettere alle nuove generazioni ospitate dall'Adisu un messaggio forte di rispetto per l'ambiente e i beni culturali di Perugia. Maria Pia Battista

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