25/04/2024
direttore Renzo Zuccherini

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No alla plastica e all’usa-e-getta: è partita la sperimentazione!
Sono quattro le modalità scelte dal Comune, da monitorare e comparare al fine di una valutazione finale sui diversi costi, impatti ambientali e modelli educativi. La sperimentazione proseguirà fino a giugno e, alla fine, una commissione ad hoc farà le sue valutazioni

 
Finalmente, dopo tanti mesi di battaglie, richieste, polemiche, articoli di giornale e interventi istituzionali, il nostro progetto di sostituzione della plastica usa-e-getta dalla refezione scolastica comincia a concretizzarsi nelle pratiche quotidiane a scuola – o almeno in certe scuole scelte a campione. Dopo numerose messe a punto e qualche difficoltà, la scorsa settimana è stata infatti avviata la sperimentazione che servirà a trovare la maniera giusta per liberarci dalla plastica e dare ai nostri figli un modello alternativo all’usa-e-getta. Sono quattro le modalità scelte dal Comune, da monitorare e comparare nei prossimi mesi al fine di una valutazione finale sui diversi costi, impatti ambientali e modelli educativi. Ci sono così bambini che utilizzano un pacchetto di stoviglie portato da loro a scuola ogni giorno pulito, e il cui lavaggio è a cura delle famiglie; altri che mangeranno su stoviglie in polpa di cellulosa che continuerà però a essere usa-e-egetta; altri ancora su piatti e bicchieri in ceramica lavati a scuola con lavastoviglie già presenti; e infine coloro che continueranno a utilizzare, come hanno fatto fin qui, stoviglie in plastica ma con posate in acciaio. La sperimentazione proseguirà fino a giugno e, alla fine, una commissione creata ad hoc farà le sue valutazioni.
 
Dovevano essere otto le scuole coinvolte, due per ogni modello, ma la dirigente della Scuola dell’Infanzia Andersen di Ferro di Cavallo – che, assieme alla primaria Collodi di San Sisto, aveva il compito di provare il pacchetto– ha frapposto ogni possibile ostacolo all’avvio della sperimentazione, e ciò nonostante che questa sia regolata da un progetto  proposto e sollecitato sì, da un gruppo di cittadini, noi di Ideazioni Civiche, ma poi accettato e definito in ogni suo passo dal Comune, dall’ente da cui le scuole coinvolte dipendono; ostacolato poi nonostante i rassicuranti esempi delle altre sette scuole che hanno aderito, e anche in spregio del favore con cui circa il 98% dei genitori alla Collodi e oltre il 70% alla Andersen – hanno aderito all’iniziativa, quegli stessi genitori che ora comprensibilmente protestano per tale rifiuto. Da parte nostra, possiamo solo augurarci che il Comune sappia far ragionare chi, per motivi non ben definiti, sta impedendo parte del progetto e il suo avvio.
 
La commissione ad hoc – costituita da rappresentanti del Comune, delle cooperative che gestiscono il servizio, dei comitati-mensa, di Ideazioni Civiche e dell’altra associazione che più di recente si è accodata al progetto ma non ha partecipato alla prima seduta, Umbria Migliore – ha già avviato i primi sopralluoghi per rilevare eventuali criticità nell’organizzazione della sperimentazione nelle scuole coinvolte e per risolvere le inevitabili problematicità di ogni inizio. Anche in questo caso, vogliamo augurarci che chi ci ha sostenuto in questo sforzo voglia proseguire a farlo anche nei prossimi mesi, quando cioè ai comunicati-stampa e alla visibilità mediatica si dovrà sostituire il lavoro costante e più oscuro di verifica e di controllo sui vari momenti della procedura.
 
Da parte nostra, come sempre, ci impegniamo a tenere informate tutte le persone coinvolte, direttamente o meno, in questa sperimentazione, e tutte quelle interessate sia al progetto sulla plastica, sia a quello di una cittadinanza attiva. A tal riguardo, rimandiamo al nostro blog http://ideazioni-civiche.blogspot.it/ dove, oltre a tutta lo documentazione relativa a questa nostra iniziativa, potrete leggere il diario della sperimentazione, da qui fino alla sua conclusione in giugno. 
 



Ideazioni Civiche

Inserito mercoledì 5 marzo 2014


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