25/04/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Terre inutilizzate a giovani agricoltori e disoccupati
Il via libera alla legge dà speranza all'Umbria migliore

“l?agricoltura di qualità è un'opportunità di cambiamento sostenibile, duraturo e non imitabile. Ora serve il regolamento attuativo per partire con misure e azioni concrete”

“Con il voto di oggi si da il via in Umbria all'accesso di giovani e disoccupati all'agricoltura, attraverso l'assegnazione di terre e beni pubblici inutilizzati o in abbandono. La legge appena approvata consente di concedere i terreni pubblici a giovani agricoltori,  disoccupati e soggetti in difficoltà che vogliano contribuire a renderli produttivi, privilegiando chi fa agricoltura sociale e chi punta su biologico e filiera corta. Sono troppi i beni immobili abbandonati di proprietà della Regione o di altri enti pubblici, alcuni dei quali già ristrutturati in seguito a ingenti investimenti. Non possiamo consentire che vengano ancora lasciati al degrado e all'incuria”. Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore, commenta l'approvazione definitiva da parte del Consiglio regionale della proposta di legge Dottorini-Stufara-Barberini-Galanello concernente "Disposizione per favorire l'accesso dei giovani all'agricoltura e contenere il consumo di suoli agricoli", testo che scaturisce dall'unificazione di due proposte dello stesso Dottorini sulle terre ai giovani e sulla possibilità di lavorazione e vendita diretta per le piccole aziende a conduzione familiare con la proposta dei consiglieri Stufara, Galanello e Barberini. 
“Sin dal primo momento ho creduto nella proposta avanzata da Sel e rielaborata da numerose associazioni. Oggi è per me motivo di grande soddisfazione poter commentare l'esito positivo di questo testo che ritengo molto rigoroso e innovativo. Si tratta – continua Dottorini - di un provvedimento con il duplice obiettivo di recuperare terreni o beni immobili a vocazione agricola, attualmente inutilizzati o in abbandono, e di offrire opportunità lavorative e imprenditoriali al grande numero di giovani agricoltori che incontrano avversità spesso insormontabili nell'avviare la propria attività o nell'inserirsi nel mondo del lavoro. Tra i destinatari sono ricompresi anche soggetti svantaggiati, disoccupati e cooperative sociali, con priorità a chi pratica agricoltura biologica e sostenibile, valorizzando la tutela del territorio e le filiere corte. L'Umbria ha un'alta quantità di terre pubbliche e beni immobili a vocazione agricola inutilizzati. I dati indicano tra l'altro che il calo della superficie agricola utilizzata in Umbria è più accentuato rispetto alla media nazionale e che si registra una diminuzione delle aziende agricole, che dal 1982 al 2010 è stata di circa 22.500 unità, delle quali più di due terzi, 15.542, sono state chiuse dal 2000 al 2010. D'altro lato in Umbria l'incidenza dei giovani conduttori di imprese agricole sul totale si attesta appena al 4,4 per cento. Non si può quindi attendere oltre se vogliamo valorizzare il patrimonio pubblico e allo stesso tempo rilanciare un settore, quello agricolo, di vitale importanza per la nostra economia, ma anche per la tutela dell'ambiente e del nostro paesaggio".
“Adesso – aggiunge Dottorini – seguiremo con la massima attenzione la stesura del regolamento di attuazione della legge e terremo costantemente informati tutti quei cittadini che in questi mesi hanno manifestato interesse e apprezzamento per la proposta. È veramente triste, oltre che incomprensibile, assistere al degrado e all'abbandono del patrimonio pubblico quando tante persone potrebbero trasformarlo in una risorsa produttiva e utile per la collettività. Da questo punto di vista credo che oggi l'aula di Palazzo Cesaroni abbia dato un segnale di fiducia ed equità ai giovani umbri che vedono nell'agricoltura di qualità una via possibile per il futuro sostenibile della nostra Regione".



Oliviero Dottorini


Inserito giovedì 27 marzo 2014


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