19/04/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Per una mobilità nuova di Perugia. A tutti i candidati Sindaco del Comune di Perugia
Proposte ed esempi concreti di incentivazione di un nuovo modo di spostarsi in città: che ne pensano i candidati sindaco?

Pedoniciclisti.Perugia e Ciclofficina Popolare Porta Pesa costituiscono una Rete per la Mobilità Nuova “…dove il cittadino non è semplicemente consumatore di prodotti e servizi, ma portatore del diritto alla mobilità in nome del quale deve essere modificata la città”…(dal Documento di buona causa).
Chiediamo di conoscere la sua opinione sui temi che proponiamo, di sapere se intende prendere impegni a riguardo e di verificare con lei quello che sarà stato realizzato ad un anno dalla sua elezione:
1. riconsiderare come ci si muove in città dalla porzione più antica ai “Ponti”, senza dimenticare il Sud della città: sia per la presenza di una delle più grandi azienda dell’Umbria (Ospedale Santa Maria della Misericordia Silvestrini), sia per una concentrazione di residenti significativa;
2. elaborare un nuovo Pum partecipandolo con gli abitanti, offrendo la possibilità di includere il BiciPlan e realmente rispondere alle esigenze di pedoni, ciclisti, carrozzine e seggiole in uso ai diversamente abili
A noi vengono in mente questi esempi concreti
  a. terminare la ciclabile Ospedale-Perugia e Corciano-Perugia abbattendo barriere a basso costo,
  b. incentivare i trasporti su treno (migliorando l’utilizzo attraverso l’incrementando del numero delle fermate presso Ospedale Silvestrini);
  c.  ricollegare il cemento già disteso e recuperando spazi, marginali e marginalizzati, in marciapiedi; si vedano quelli per Madonna Alta o quelli per San Sisto.
3.   Promuovere la mobilità alternativa ed intermodale e creare le condizioni per limitare l’uso dei mezzi privati.
A noi vengono in mente questi esempi concreti:
a. concordare con i cittadini/residenti le zone a 30 km/h e modificarne la viabilità per dissuadere dall’utilizzare il mezzo privato;
b. concertare la rete pubblica: su gomma, su ferro e Minimetrò con la possibilità di utilizzo della mobilità dolce.
4. Rendere utilizzabile l’attuale sistema di bici cindivise, limitato e non sostenuto con opere ancillari (manutenzione del fondo stradale, difficoltà di accesso alla città, ecc.);
5. Creare una zona significativa (es. via Cortonese) in cui le biciclette e i pedoni abbiano la precedenza sulle auto.
6. Programmare la creazione di “bolle d’aria” con un raggio di 500 metri intorno alle scuole materne, primarie e di secondo grado durante l’entra e l’uscita dalle scuole con la sospensione della mobilità motorizzata di circa 1 ora al fine di evitare una concentrazione elevatissima di polveri sottili;
7. Evidenziare e potenziare la segnaletica dedicata alla mobilità in bici, gli spazi dedicati al loro parcheggio in sicurezza e alla possibilità di fare percorsi a piedi; creare percorsi sicuri casa-scuola e casa-lavoro.
A noi vengono in mente questi esempi concreti:
a. percorsi descritti e diffusi con strumenti agevoli (dalle cartoline alle applicazioni per smartphone) che descrivano le possibilità di percorsi più sicuri:
b. modificare, ampliando le zone di influenza, la delibera di Giunta Comunale n. 529 del 1999 in cui si autorizza al transito e la sosta, delle biciclette, all’interno della Ztl del Centro storico e lungo le corsie bus di via Cesare Battisti, Via Fabbretti, Via Pinturicchio.
8. A fronte di ogni intervento nuovo o risistemazione infrastrutturale le strade di servizio dei cantieri debbono essere mantenute e trasformate in strade per la mobilità dolce.
9. Razionalizzare i flussi turistici in occasione delle grandi manifestazioni attraverso una gestione responsabile della mobilità urbana ed extraurbana e la promozione di ecoturismo ed escursionismo urbano.
          A noi vengono in mente questi esempi concreti
a. Descrivere nella comunicazione turistica i percorsi urbani e ciclabili;
b. Comunicare agli altri Enti pubblici, alle agenzie e ai tour-operator i percorsi più sicuri della Città e di accessibilità alle cittadine limitrofe.
10. Modificare i regolamenti di Minimetrò Spa (il Comune detiene il 70%) per raccordare il suo utilizzo ed integrandolo con gli altri mezzi di mobilità soprattutto dolce (migliorare decisamente l’accesso alle biciclette sia negli orari sia nelle stazioni).
11. Il progetto di mobilità proposto ed in discussione con i cittadini di Borgo Sant’Antonio vuole essere una modalità da poter replicare in città e dintorni sia come esempio di mobilità che di costruzione/condivisione delle proposte (tale proposta non è di chiusura al transito di alcune strade, ma di condizionarne l’attraversamento nel rispetto dei residenti e degli studenti ed insegnati afferenti alle strutture scolastiche presenti).

Perugia - Via del Pasticcio, 16 - 06100




Pedoniciclisti.Perugia e Ciclofficina Popolare Porta Pesa

Inserito venerdì 23 maggio 2014


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