Privatizzazioni flop: aumentano i costi e cala qualità dei servizi.
Urge che la politica ritorni sui suoi passi e cominci a pensare che occorre un controllo pubblico su tutti quei servizi essenziali per le famiglie e per le imprese.
Privatizzazioni
flop: aumentano i costi e cala qualità dei servizi. Urge ritorno al
pubblico
L’ufficio
studi della Cgia di Mestre ha dimostrato quanto la privatizzazione
dei servizi sia stata dannosa per la qualità e i costi dei servizi
stessi. Per anni siamo stati bombardati dagli spot dei sostenitori
delle liberalizzazioni, che non hanno fatto altro che ripeterci come
il ritiro della parte pubblica dalla gestione dei servizi non avrebbe
fatto altro che aumentarne la qualità e diminuirne i costi.
Ora,
al contrario, il re è nudo e chi come noi e le altre forze politiche
della sinistra, ha sempre sostenuto quanto fossero grandi queste vere
e proprie panzane, trova ora conforto in uno studio che dimostra
esattamente il contrario.
Stante
la crisi economica e i livelli di disoccupazione che hanno
determinato un calo consistente dei consumi, negli ultimi 10 anni le
tariffe dei principali servizi pubblici presenti in Italia hanno
subito degli aumenti record: l'acqua dell' 85,2%, i rifiuti
dell'81,8%, i pedaggi autostradali del 50,1% e i trasporti urbani del
49,6%. Tutte percentuali che in media sono più del doppio del tasso
di inflazione. Dalla lista emerge che le assicurazioni sui mezzi di
trasporto sono aumentate del 197,1% (4 volte in più
dell'inflazione), i pedaggi autostradali del 62,7% (1,7 volte in più
dell'inflazione), i trasporti ferroviari del 57,4% (1,7 volte in più
dell'inflazione), il gas del 53,5% (2,3 volte in più
dell'inflazione), mentre i servizi postali hanno subito un incremento
del 37,8%, pressoché uguale a quello registrato dall'inflazione.
Qualcuno
si sta arrampicando sugli specchi provando a giustificare che, in
realtà, non sia stato il mercato fonte di tale disastro, bensì il
passaggio repentino da un regime di monopolio pubblico ad un regime
oligarchico che ha tradito i principi legati ai processi di
liberalizzazione. Un’altra storiella che si aggiunge alle tante
propinateci in questi ultimi anni.
La
Sinistra per Perugia ritiene, al contrario, che sia ora che la
politica ritorni sui suoi passi e cominci a pensare che occorre un
controllo pubblico su tutti quei servizi essenziali per le famiglie e
per le imprese. Se non fosse soltanto per la crisi economica, che
imporrebbe interventi di calmieramento dei costi di questi servizi,
va dà se che determinati settori necessitano di avere standard
qualitativi elevati e soprattutto usufruibili da tutti i cittadini –
utenti. Cosa, questa, che il privato non è riuscito a garantire
La
Sinistra per Perugia
Sabbatini
– Mattioli - Violini
La Sinistra per Perugia
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