29/03/2024
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Nuove follie urbanistiche a Perugia
Una crescita urbanistica delirante che è stata il marchio di fabbrica della passata amministrazione, con la consapevolezza e la complicità della passata opposizione, oggi al governo, e che oggi tace

L'immagine che Perugia offre di sé nel periodo estivo ai turisti che l'affollano è sicuramente piacevole: storia, arte, eventi e vita notturna animano il centro storico di una vita sempre nuova e positiva. Ma per chi volesse capire come cresce e si trasformerà la nostra città, dovrebbe percorrere le vie prossime alla stazione Fontivegge e seguire quali progetti sono in cantiere nell'area compresa fra via Settevalli, Ponte della Pietra, via Cortonese e via Sicilia:un perimetro ristretto in cui i piani urbanistici attuati rasentano sintomi di delirio e di horror vacui.
In via Settevalli, nell'area compresa fra il centro commerciale Emisfero e il cimitero di Ponte della Pietra, il cantiere attivo per il nuovo Todis è in fermento per affrettare i lavori entro la fine dell'anno: questo cantiere è l'esempio palese della volontà di sovraccaricare la città e le sue infrastrutture di poli per la grande distribuzione commerciale, ammucchiati l'uno dirimpetto all'altro, in un orribile insieme architettonico. L'opera sorgerà in un micro contesto urbano, quello del primo tratto di via Setevalli,  affollato da altri cantieri abbandonati, nuovi edifici già vuoti e spazi da riqualificare; in un contesto sociale privato di qualsiasi spazio aggregativo e identitario (piazza, parco o mercato). Ciliegina sulla torta è la passerella pedonale sopraelevata in cemento e acciaio, che aiuterà i resistenti cittadini non automuniti a scavalcare il traffico sottostante sempre più congestionato, in un surreale percorso che li condurrà dal centro commerciale al camposanto.
Pochi metri più a nord dopo aver percorso viale Centova e imboccato via Cortonese si arriva a uno dei nuovi centri della vita mondana di Perugia: anche qui, in un insieme architettonico incoerente, si assommano strutture di diverso utilizzo commerciale e turistico, affiancate da grandi spazi da riqualificare ( ex tabacchificio, Villa Nanni) e aree demolite (ex Mipatrini). Proprio nell'area in cui è stato demolito il vecchio edificio di Mipatrini, in quel terreno riacquistato dal Comune, c'è in progetto la costruzione di un nuovo ristorante McDonald's, il terzo in 6 km di strada da Fontivegge a San Sisto, a ridosso del parco Chico Mendez che tutti vorremmo meno degradato e più accessibile per pedoni e ciclisti. Anche qui, in una zona già congestionata, si aggiunge cemento al cemento e si sostiene la grande distribuzione con il conseguente incremento del traffico urbano.
Ma Perugia è una città giovane, che offre infiniti spazi da vivere e riqualificare, alcuni perfino impensabili. È il caso dello svincolo che dalla stazione porta in via Sicilia: la via più trafficata della città che, da curva a gomito a rapido scorrimento, è stata resa ancor più pericolosa e congestionata dalla costruzione di un'altra inutile passerella "scavalca traffico" in cemento che ne ha ristretto la carreggiata. Proprio in quel punto di scarsa visibilità e alta velocità, sono sorti all'improvviso degli strani menhir in cemento armato che, a detta di alcuni, dovrebbero essere le fondamenta per uno skate park, secondo altri dovrebbero invece essere pannelli da dedicare alla street art per graffiti e murales, come se in quella zona non ci fossero già abbastanza muri in cemento da dedicare a quell'uso. Aspetteremo seduti sulle panchine, poste proprio lì, in attesa di capire quale delle due assurdità è in fase di costruzione visto che nessun progetto è stato condiviso con la cittadinanza, né è presente alcun cartello esplicativo del cantiere.
Intanto rimaniamo preoccupati, oltre che perplessi, dalla crescita urbanistica delirante che è in atto nella nostra città che diventa sempre meno a misura di cittadino e sempre più un groviglio di asfalto e cemento, senza alcuna idea di riqualificazione e sostenibilità: una direttiva che è stata il marchio di fabbrica della passata amministrazione, con la consapevolezza e la complicità della passata opposizione, oggi al governo, che in commissione urbanistica ha approvato o non ha denunciato questi scempi che ora sembrano caderci in testa come una maledizione divina.
Per il Movimento 5 Stelle questa direttiva va invertita subito, cancellando o interrompendo progetti invasivi, riducendo il consumo di suolo e promuovendo la riqualificazione urbana e sociale dei singoli quartieri. Una proposta potrebbe essere quella di costruire nell'area dell'ex Mipatrini un mercato coperto rionale, magari un punto vendita della Coldiretti, e spostare il progetto in via Sicilia, skate park o street art che sia, nel parco Chico Mendez.
Intanto,  in questo avvio sonnolento e conciliatorio di consiliatura, la nuova Giunta tace. Sarebbe tuttavia interessante capire cosa ne pensano gli assessori Prisco (urbanistica),  Fioroni (sviluppo economico), Calabrese (lavori pubblici, infrastrutture) e il vice sindaco Barelli.

Matteo Severini, gruppo cultura



MoVimento 5 Stelle Perugia

Inserito mercoledì 30 luglio 2014


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