19/04/2024
direttore Renzo Zuccherini

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La predica di San Bevignate
Poema epico

Stanotte ho fatto un sogno molto strano:
San Bevignate, con l'elmo, senza ori,
entrava nel Palazzo dei Priori
con spada molto salda nella mano.

Entrando si avvicina al centralino
"Sono autoconvocato in commissione
per fare puntuale relazione
e conferir col vicesindachino."

Nel dirlo l'aveva fatto con cipiglio,
l'usciere nel sentirlo ecco che sbianca
veloce mostra l'aula e anche la panca,
e il santo si presenta nel consiglio.

Ammutoliscon tutti quando entra,
"Egregi, sono qui, sarò conciso,
vi pongo una domanda viso a viso
che la questione immantinente centra.

Vi siete fatti belli col mio nome,
promettendo a tutti i Perugini
come fa la befana coi bambini,
senza manco saper il modo e il come?"

Successe a questo punto cosa strana,
tutti si girarono bel belli
a rimirar lo scranno di barelli
che non parlava da una settimana.

"E dite al vostro amico che non parla
che un conto è fare qualche fiaccolata
un conto la città che è amministrata
e non con le c...ate puoi cambiarla!

Ditegli anche che è passato il Santo
e che si aspetta un gesto molto forte:
bastan le dimission, mica la morte,
se lo farà potrà poi farne vanto".

L'eco delle parole ancora suona,
"Glielo riferiremo" disse qualcuno.
Il Santo si rimette l'elmo bruno,
ma prima di partire ancora tuona.

"Che poi se la vogliamo dire tutta
'sta storia del collegio di studenti,
se viene fatta con idee coscienti,
io non la troverei nemmeno brutta!"

Più non ricordo il seguito del fatto
mi risvegliai sudato e il letto sfatto.

 



Pasquino Perugino

Inserito martedì 23 settembre 2014


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