26/04/2024
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Mercato coperto: è il progetto di Boccali, senza la cultura
Tutto affidato a un grande "operatore esterno". Positivo il recupero degli spazi per gli attuali operatori. Nessun cenno a spazi per attività culturali, malgrado il Commissario Ue portato in giro per il Mercato. Un progetto già pronto, senza nessuna partecipazione

L'assessore Fioroni ha presentato il nuovo progetto di risistemazione del Mercato coperto, i cui lavori dovrebbero partire nel 2016. Interessante l'aspetto del recupero "filologico" del Mercato: vorremmo davvero rivedere l'area interna, concepita in origine come vera e propria piazza coperta, con tanto di fontana al centro; idea poi snaturata dagli interventi degli ultimi decenni.

Positiva è anche la previsione della restituzione degli spazi agli attuali operatori, sia quelli alimentari, sulla terrazza, sia quelli non alimentari, sulla piazza della Rupe, davanti al minimetrò.

Leggendo i comunicati, tuttavia, al di là del profluvio di inglesismi del tutto superflui, si capisce che il cuore del progetto è costituito dalla destinazione di gran parte della cubatura ad un "operatore esterno", che sarà scelto con apposito bando.

In sostanza, pur accontentando (giustamente) gli attuali operatori, non c'è previsione di un mercato destinato ad accogliere la produzione locale, "di giornata", secondo la vocazione mercatale, ma il tutto viene affidato ad un intermediario, cioè, ancora una volta, alla grande distribuzione.

Come ha affermato lo stesso assessore, il progetto è opera degli uffici comunali, che si erano messi al lavoro nell'ultimo anno su indicazione del sindaco Boccali dopo il fallimento dell'operazione Nuova Oberdan. Finito diligentemente il loro compito, i tecnici lo hanno consegnato all'assessore di turno, che ora lo presenta come proprio.

In effetti, il progetto Boccali era incentrato sulla destinazione del Mercato ad un operatore esterno, tanto che si parlava di Eataly o altri grandi operatori del genere. E proprio questo era l'aspetto che più veniva criticato.

Ciò che non si legge nei comunicati del Comune, cioè ciò che assolutamente non è previsto, è la riserva di una parte della cubatura per attività culturali.

Di tutto l'immenso contenitore, neanche un metro quadrato sembra destinato ad accrescere l'offetta culturale della città. Del resto la stessa giunta Romizi ha già dichiarato che non intende portare a termine i lavori per l'auditorium di San Francesco.

La Biblioteca degli Arconi, se mai si farà, è dunque destinata a rimanere un episodio isolato in un contesto tutto iper-mercantile: i comunicati del comune ridondano infatti di terminologia e analisi di mercato, ma non spendono una parola sul rapporto tra produzione e cultura, a cominciare da produzione locale e cultura locale, rivelando così una pericolosa ristrettezza di vedute.

Eppure, solo due giorni prima il Commissario Ue per la Capitale della Cultura era stato accompagnato a fare un giro al Mercato coperto: in effetti, questo era uno dei punti di forza del progetto di Perugia 2019; ma nello stesso momento, un altro assessore della stessa Giunta stava facendo tutto il contrario. Non un giro, dunque: piuttosto una presa in giro.

Naturalmente, occorrerà capire bene come si svilupperà il progetto: per ora siamo agli annunci (il progetto presentato in conferenza stampa doveva ancora andare in giunta); rimane positivo l'interesse per il Mercato coperto, ma sarebbe stato più opportuno, prima di presentarlo al pubblico, attivare almeno qualche minimo momento di partecipazione: speriamo che questo avvenga prima della definitiva approvazione.




Inserito venerdì 17 ottobre 2014


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