24/04/2024
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Università per Stranieri: tante storie da raccontare
Parlano di governance, marketing e business, ma poco investono sul cuore pulsante e originario: la scuola di lingua; un tradimento della sua vocazione fondantiva

Ho lavorato per molti anni all'Università per Stranieri e, ovviamente, avrei tante storie da raccontare. Ne scelgo due, piccole e grandi allo stesso tempo.

Ho rivisto qualche tempo fa una giovane coppia, colombiano lui, tedesca lei. Si erano incontrati alcuni anni prima sui banchi dell'Università per Stranieri; poi, sposati, si sono stabiliti a vivere e a lavorare negli Stati Uniti, “ma a casa ancora parliamo italiano, la lingua del nostro amore”.

In un mio corso ho avuto una donna svizzera di una certa età; aveva passato un periodo doloroso: perdite e lutti, quindi la depressione e il desiderio di lasciarsi andare. Due amici italiani l'hanno portata a Perugia e le hanno detto: adesso per un mese stai qui e provi, poi decidi che farne della tua esistenza. E la vita ha ricominciato a piacerle, si è trovata in mezzo all'allegria di ragazzi di tutto il mondo che le hanno dato speranza e desiderio e a cui lei ha dato amicizia e sostegno economico.

In fondo, a ben guardare, l'italiano è proprio questo, la lingua dell'anima, dell'arte, della musica… della grande bellezza. Per di più studiarla a Perugia vuol dire trovarsi a vivere in una città  e in una terra meravigliose.

Ma già, le cose cambiano!! Negli ultimi anni l'Università per Stranieri è stata usata come rampa di lancio per brillanti carriere politiche e molto meno è stata oggetto dell'impegno e degli sforzi necessari  a mantenerla ad un alto livello di prestigio internazionale.

E oggi il Rettore e il Direttore Generale parlano di governance, marketing e business e di una joint venture con l'Università per Stranieri di Siena, ma poco investono su quello che è il cuore pulsante e originario, quello che da sempre la distingue dalle altre università italiane: la scuola di lingua; un tradimento  della sua vocazione fondantiva.

Sarà davvero un bell'affare?!? E' forse il mio il passatismo nostalgico di una ex? Può essere, ma testa e cuore e non affari ed interessi personali sono la strada per ridare lustro e immagine a questa prestigiosa istituzione che Perugia non può permettersi di perdere.



Antonella Cernetti

Inserito martedì 25 novembre 2014


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Commenti

Nome: Rosa Burocchi
Commento: L'Università è non solo un bene comune è anche un Bene culturale. Lascia senza fiato il silenzio del Fai di Italia Nostra e Legambiente, per non parlare di Barelli e dei barellieri, per loro parlano i fatti: uomini e donne assetati di poltrone e potere

Nome: Franco
Commento: E' chiaro! C'è un gioco delle parti tra Paciullo e Giunta comunale Romizi Barelli: Vogliono che la Stranieri venga smantellata, per ora vendono studenti poi venderanno l'università a Siena.

Nome: Miguel Angelo Bernardi
Commento: È da lamentare la situazione della Stranieri. Lì, per due volte, ho fatto corsi di aggiornamento, per mantenere viva la lingua italiana chee, secondo me, è la lingua che si parla con il cuore. L'università di Perugia non può perdere il fulcro della sua missione: la lingua italiana, la lingua della cultura nel mondo.

Nome: Andrea Misiani
Commento: Di fronte alle tante voci arrivate da tutto il Mondo e da dentro l'Università colpisce il silenzio di sindaco e vice sindaco

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