Il nuovo piano rifiuti deve essere discusso in consiglio regionale
Il consigliere Oliviero Dottorini (Idv) interviene sul nuovo Piano regionale
dei rifiuti e sulle affermazioni dell'assessore Silvano Rometti relativamente
all'iter di approvazione. Per Dottorini, senza un passaggio nell'Aula
consiliare, “si alimenta il sospetto che vi sia qualcosa di impresentabile
in questo atto, gettando sale sulle ferite sociali e ambientali che dilaniano
la nostra regione”.
(Acs) Perugia, 4 febbraio 2015 - “Spero sia solo uno scherzo”. Con queste
parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini (Idv) commenta le
dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente Silvano Rometti, “che
martedì ha presentato l’aggiornamento al Piano rifiuti al tavolo
dell’Alleanza per lo sviluppo affermando che l’atto 'potrebbe essere
assunto con una delibera di Giunta e non necessiterebbe di passaggi
partecipativi e consiliari'”.
“L’idea che qualcuno possa soltanto ipotizzare di modificare nei suoi
elementi strutturali il Piano dei rifiuti senza passare per l'Assemblea
legislativa regionale – sottolinea il consigliere regionale, che nella
nota fa riferimento anche al suo ruolo di presidente di 'Umbria Migliore' -
è del tutto priva di ragionevolezza e manifesta un’idea singolare delle
prerogative dell’Aula. Lasciamo da parte il fatto che non vi sia stato
alcun confronto di merito all’interno della coalizione di maggioranza, ma
è bene ricordare che il Consiglio regionale esattamente un anno fa ha
approvato una mozione che impegnava la Giunta a produrre entro e non oltre il
mese di giugno 2014 una proposta di adeguamento del Piano regionale di
gestione dei rifiuti. Sarebbe davvero paradossale se oltre
all’inammissibile ritardo, la Giunta ignorasse completamente la volontà
dell'Assemblea legislativa e approvasse senza alcun confronto, a due mesi
dalla scadenza elettorale, la proposta elaborata”.
“Non tutto è sbagliato nelle modifiche che vengono proposte – aggiunge
Oliviero Dottorini - e da parte mia c’è sempre stata una disponibilità ad
esaminare nel merito le questioni sul tappeto. Tuttavia vi sono elementi di
forte criticità che non possono essere bypassati con un escamotage
procedurale. Occorre che l'adeguamento del Piano regionale dei rifiuti venga
attuato con un passaggio in Consiglio regionale, tirando fuori dai cassetti
degli uffici tutta la verità sul futuro ambientale e impiantistico della
nostra regione. Così facendo, la Giunta non fa altro che aumentare il
sospetto che vi sia qualcosa di impresentabile in questo atto, gettando sale
sulle ferite sociali e ambientali che dilaniano la regione da anni. Al
contrario – conclude - noi riteniamo che da un adeguato confronto e da un
serio dibattito consiliare possa scaturire qualcosa di positivo per le
prerogative ambientali dell’Umbria. Spero che quanto già avvenuto sul
regolamento per le fonti rinnovabili sia stato d’insegnamento e che non si
voglia di nuovo riproporre un improduttivo clima di scontro totale che non
aiuterebbe certo la soluzione dei problemi”.
Oliviero Dottorini
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