19/04/2024
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(BodyFreeMind) Tratto dal foglio informativo dell'associazione Le Vie della Salute n.11 - 4/2009

Rinacqui, quando il mio corpo e la mia anima incontrandosi s’innamorarono.

Il corpo è la materializzazione dei nostri pensieri, il rifugio delle nostre emozioni segrete, il libro che racconta la nostra storia di vita. Il corpo racconta di noi, parla di ciò che pensiamo, di cosa proviamo e di cosa non ci consentiamo di provare. L’essere umano rappresenta una inscindibile unità fatta di corpo, mente e spirito: fattori organici, cognitivi ed emotivi che insieme determinano il benessere psicofisico o la malattia psicosomatica. Il BodyFreeMind è un modello pluralistico integrato di Anatomia Esperienziale, di Integrazione Posturale Dinamica e Tensegrità con il quale è possibile raggiungere e mantenere in armonia il corpo e la mente e godere dell’equilibrio psicofisico.

Il BodyFreeMind rappresenta un percorso di sviluppo della consapevolezza del nostro corpo, delle nostre emozioni e dei nostri pensieri. Un modo dinamico ed esperienziale per andare a cercare nel corpo quello che abbiamo lasciato in ombra, un’occasione per ritrovare pezzi del nostro sé, emozioni e pensieri congelati e dimenticati e l’eventuale occasione per riportarli all’interno della nostra identità. Un’esplorazione attiva e consapevole della memoria e dell’intelligenza del nostro corpo, delle emozioni represse, bloccate e dimenticate che agiscono, in modo latente, nel nostro vivere quotidiano; l’esplorazione dei pensieri che condizionano le nostre scelte, determinando le nostre azioni.

Attraverso un Metodo Pluralistico e Integrato di Anatomia Esperienziale, Integrazione Posturale Dinamica e Tensegrità si realizza l’esperienza di conoscere se stessi profondamente come unità corpo-mente-psiche e di orientarsi nel mondo in modo consapevole e autodeterministico, in armonia con l’ambiente per la realizzazione del proprio benessere e contribuendo a quello degli altri. Spesso, inconsapevolmente, mettiamo in atto strategie e difese psicocorporee per evitare esperienze spiacevoli e dolorose. Queste strategie difensive quando diventano delle abitudini, possono creare dei disturbi somatici di vario tipo: corazze muscolari, emozionali e mentali che impediscono il libero fluire dell’energia vitale. Ci sono due tipi di corazze:

  • corazza caratteriale: risultato di meccanismi di difesa dell’io, elaborata nel corso della prima infanzia. Nel dispiegarsi del suo sviluppo un individuo reagisce ai pericoli del mondo esteriore (frustrazione-repressione) e alle minacce del mondo interiore (pulsioni) trincerandosi dietro abitudini caratteriali che si imprimono a poco a poco e finiscono con l’integrarsi nella personalità sotto forma di tratti caratteriali. Questa costruzione reattiva (sistema di protezione narcisistico), stratificandosi, diviene una vera e propria corazza e costringe l’individuo a comportamenti rigidi, compulsavi, stereotipati, portandolo a reagire sempre allo stesso modo e interdicendogli ogni iniziativa e ogni libertà.

  • corazza muscolare: la repressione delle pulsioni, delle emozioni, si accompagna all’inibizione della mobilità vegetativa e muscolare (per esempio l’inibizione del pianto può causare contrazione dei muscoli della mascella) I gruppi muscolari in cui si fissa la contrazione formano una vera e propria “gogna” (la corazza muscolare) che immobilizza certe parti del corpo e impedisce la circolazione energetica. La corazza muscolare è il corrispettivo somatico della corazza caratteriale.


L’Anatomia Esperenziale si fonda su rigorose basi di anatomia e fisiologia per avere accesso alle qualità emotive, psicologiche di tutto quello che è il nostro corpo. E’ un viaggio vitale attraverso i territori del nostro corpo, con la certezza che ogni sua micro e macro componente è dotata di una propria coscienza e consapevolezza, di una propria modalità percettiva ed espressiva, di una particolare qualità di tocco e di movimento. Procedendo per gradi, arriviamo a comprendere con che qualità i diversi tessuti contribuiscono ad un movimento corporeo, in che modo uno schema di movimento si è evoluto e che ruolo gioca la mente nel muoversi e nel muoverci. La qualità di ogni movimento è la manifestazione di come la nostra mente si esprime attraverso il corpo, non dimentichiamo che la postura può essere vista come un movimento cronico, fissato nel tempo. Cellule, tessuti, ossa, legamenti, muscoli, grasso, pelle, organi, ghiandole, fluidi, respiro e voce, vengono messi in relazione con l’esperienza del vissuto corporeo, con i nostri vissuti personali. La conoscenza immagazzinata viene riorganizzata e trasformata in nuova corporeità.

Lasciare andare l’appreso disfunzionale per aprirsi a nuovi apprendimenti più efficaci e funzionali al benessere, raggiungere una qualità di movimento senza sforzo ed una postura sostenuta da un’attiva presenza interiore. Liberare la vitalità degli organi da disordini posturali, eccessi di pressione o compressione, trovarne l’innata tridimensionalità, significa dare al movimento e all’emozione una maggiore espressività e spontaneità.

La Tensegrità si riferisce all'interazione tra la tensione e il rilassamento dei tendini e dei muscoli e delle loro controparti energetiche, in una maniera che contribuisce alla totale integrità del corpo inteso come unità fisica ed energetica. Carlos Castaneda diceva: La Tensegrità è un'arte, l'arte di adattarsi alla propria energia e all'energia degli altri in un modo che giovi all'integrità della persona e della comunità”. Tensegrità nasce dall’unione di due termini “tensione” e “integrità” che connotano due forze trainanti. La tensione è l’attività creata dalla contrazione e dal rilassamento dei muscoli del corpo; l’integrità è l’atto del considerare il corpo come unità perfetta, completa e integra. E’ un sistema di movimenti organizzati in sequenza che hanno il meraviglioso effetto di attivare l’energia fisica e mentale non utilizzata che viene reclamata dai centri vitali. I risultati migliori si ottengono eseguendo lunghe sequenze di movimenti che sottopongono a duro sforzo la memoria cinetica dei praticanti. Saturando la memoria cinetica l’energia vitale può essere ridistribuita. La ridistribuzione dell’energia consente di “vedere” le paure, i blocchi, il deprezzamento e di raggiungere uno stato di consapevolezza intensa che viene utilizzato per la ricapitolazione, lesame sistematico della propria esistenza effettuato non in un’ottica critica bensì nell’intento di comprenderla e di determinarne quanto più possibile il corso.

L’Integrazione Posturale Dinamica

Il far rivivere un’esperienza passata, nel momento presente, in un contesto emozionalmente protetto, permette alla persona di sentire ed esprimersi come non era stato possibile in passato al momento del disagio e ricevere conforto, sostegno ed una risposta che non era disponibile a quel tempo ma che oggi è necessaria per la salute e per il proprio senso di pace interiore.

Approccio corporeo integrato che considera l’individuo nella complessità e unità dei vari livelli: fisico, emotivo, mentale e spirituale. Lo scopo è quello di promuovere e mantenere il benessere psicofisico individuale.

Utilizza tecniche e metodi del tutto naturali: tecniche di riequilibrio della respirazione; tecniche di coscienza del movimento e di movimento cosciente; la lettura del corpo e l’esplorazione emozionale. Integrazione perché aiuta ad orientare l’azione della persona e a sostituire i vecchi modelli comportamentali rigidi, gli atteggiamenti negativi e le posizioni scorrette, con nuovi atteggiamenti, movimenti e sentimenti da inserire nella vita quotidiana; Posturale in quanto aiuta a far rilasciare le parti del corpo contratte e doloranti che causano squilibri e sbilanciamenti in tutta la struttura. Essi sono la base su cui si instaurano e mantengono i disturbi cosiddetti psicosomatici. La coscienza e la consapevolezza dei propri disagi fisici ed emozionali, sviluppati inconsapevolmente nel tempo, sono il primo passo per iniziare a rilasciare atteggiamenti e portamento rigidi, ammorbidire le espressioni e armonizzare la postura; Dinamica perché nelle sessioni individuali e di gruppo il corpo viene completamente ristrutturato e riorganizzato. Si acquistano così dei nuovi e più confacenti equilibri in uno spazio e in un tempo necessari non soltanto per parlare, ascoltare, capire e interpretare, ma anche per sentire, provare, fare e sperimentare.


E’ prevista un’esperienza pratica “Laboratorio di BodyFreeMind” per sperimentare: risveglio del corpo; visualizzazione guidata; movimenti di tensegrità; il silenzio e la voce del corpo; elaborazione psicologica dell’esperienza emotivo-corporea.



Maria Palmieri - psicologa

Inserito martedì 31 marzo 2009


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