25/04/2024
direttore Renzo Zuccherini

Home >> Il giudice respinge le denunce della distilleria di Ponte Valleceppi

Il giudice respinge le denunce della distilleria di Ponte Valleceppi
La penale richiesta era un risarcimento milionario in euro, senza che allora il caso diventasse un argomento dirompente nel tessuto socio-politico urbano, in una città che in altri tempi era famosa per civismo e ricerca della libertà. Ora la sentenza, particolarmente precisa e puntuale

Le denunce della distilleria di Ponte Valleceppi

E così finalmente è stata emessa la sentenza del primo livello di giustizia sulla denuncia presentata dalla distilleria di Ponte Valleceppi contro i tre cittadini “colpevoli” di aver causato in sostanza un grave danno di immagine all’azienda: assoluzione piena per i fatti contestati e pagamento delle spese processuali a carico del denunciante.

I “rei”: un consigliere provinciale, il presidente del comitato civico “ I Molini di Fortebraccio”, l’allora presidente del circolo di Legambiente di Perugia. La storia risale a circa 12 anni fa e merita un commento anche se breve per ragioni di spazio e di decenza. In concreto si era parlato di una situazione sotto gli occhi di tutti: l’impatto ambientale sull’ecosistema fluviale del Tevere e sociale sull’intera collettività di un impianto di produzione alcolica nato e sviluppatosi sulla riva destra.

La penale richiesta era ed è un risarcimento milionario in euro, tale da incidere profondamente sulle esistenze e la qualità della vita degli interessati.

Questo senza che allora il caso diventasse un argomento dirompente nel tessuto socio-politico urbano, come se fosse del tutto naturale che tre cittadini con tre diverse rappresentatività democratiche e senza particolari appoggi stessero subendo un’evidente sopraffazione per un reato di opinione.

E siamo in una città famosa, ovviamente in tempi e situazioni diversi, per trascorsi di civismo e ricerca della libertà.

Molto positivo, invece, è il lavoro della Magistratura perché la sentenza è particolarmente precisa e puntuale e in alcune parti lascia trasparire la piena legittimità di un ambientalismo moderno, libero, aperto a tutti e non utilizzato da poteri politici od economici che siano.



Lauro Ciurnelli


Inserito mercoledì 5 ottobre 2016


Redazione "La Tramontana"- e-mail info@latramontanaperugia.it
Sei la visitatrice / il visitatore n: 7004837