4 novembre, una giornata antimilitarista e internazionalista
L’Italia povera mandata a morire ha maledetto la guerra, chi l’ha voluta, chi l’ha comandata
4 NOVEMBRE, QUANDO IN ITALIA SI FESTEGGIA LA “VITTORIA”, NOI RICORDIAMO 650.000 ITALIANI MANDATI A MORIRE IN UNA GUERRA IMPERIALISTA CHE HA CAUSATO 10 MILIONI DI MORTI, CON UN PATTO SEGRETO FIRMATO A LONDRA.
Con il Patto di Londra l’Italia si impegnava ad entrare in guerra entro un mese dalla firma del Trattato a fianco di Gran Bretagna, Francia e Russia contro tutti i nemici di questi paesi ovvero Austria-Ungheria, Germania e Impero Ottomano. In cambio, con il futuro trattato di pace, l'Italia avrebbe ottenuto il Sud Tirolo, il Trentino, Gorizia, Gradisca, il territorio di Trieste, l'intera penisola istriana fino al Golfo del Quarnaro con le isole di Cherso e Lussino, le isole della Dalmazia e le città di Zara, Sebenico e Trau, la città di Valona e l'isola di Saseno, la sovranità sul Dodecanneso, il riconoscimento di zone d'influenza nell'Asia Minore e la rettifica di alcuni confini nell'Africa italiana. “Voi chiamate il campo d’onore quella terra di là dai confini, qui si muore gridando assassini, maledetti sarete un dì!” (da: “O Gorizia tu sei maledetta”). L’Italia povera mandata a morire ha maledetto la guerra, chi l’ha voluta, chi l’ha comandata. Oggi vanno ricordate le vittime, di Re, Presidenti, Generali, Industriali, i veri nemici da combattere, che per loro ambizioni e i loro interessi, tennero aperta per 4 anni la macelleria dove furono scannati 10 milioni di uomini che non volevano morire.
Associazione Culturale Casa Rossa
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