| Norcia e Preci: Difficoltà abitative e logistiche delle famiglie La lettera dell'Istituto Omnicomprensivo De Gasperi-Battaglia alle autorità
 Istituto Omnicomprensivo De Gasperi-BattagliaViale Lombrici 13 – 06046 Norcia (PG)
 Al Presidente del Consiglio dei MinistriAl Ministro della Pubblica Istruzione
 Al Governatore della Regione Umbria
 Al Commissario Straordinario alla Ricostruzione
 Al Responsabile della Protezione Civile
 Ai Sindaci interessati
 Oggetto: Difficoltà abitative e logistiche delle famiglie degli alunni e degli operatori scolastici di Norcia e Preci. Come annunciato sui giornali, lunedì 14 novembre riprenderanno le lezioni scolastiche nei Comuni di Norcia ePreci dove opera il nostro Istituto. In apparenza un fatto positivo, perché vuol dire riprendere una parvenza di
 normale vita quotidiana dopo il terribile sisma di domenica 30 ottobre u.s. che ha letteralmente messo a terra il
 nostro territorio, sia fisicamente che moralmente.
 Nei fatti però questa decisione sta provocando nelle famiglie degli alunni, ma anche degli operatori
 scolastici, seri problemi organizzativi, abitativi e logistici che portano con se rabbia e disperazione. Moltissime
 persone dopo il terremoto, vivono negli alberghi tra Perugia e il Lago Trasimeno e cioè a 100-140 km da Norcia,
 quando le strade non sono interrotte. In questi giorni con l’interruzione di tutte le strade di accesso a Norcia e
 Preci, l’autobus navetta impiega anche 3 ore 30 min per collegare gli alberghi alla nostra città, un tempo
 eccessivo per ipotizzare un pendolarismo scolastico sostenibile.
 I soggetti interessati sono quindi costretti a cercare soluzioni abitative di emergenza nella nostra zona,
 come camper, roulotte o piccole case in legno, visto che i container collettivi non saranno disponibili prima del
 prossimo anno. Soluzioni queste che la Protezione Civile aveva finora scartato, anzi osteggiato, favorendo solo il
 ricovero nelle strutture alberghiere.
 Solo che ad oggi per le famiglie è problematico trovare questi mezzi di ricovero, perché si è verificata
 una corsa all’accaparramento anche nelle zone al di fuori del crateresismico. Ci sono persone che hanno
 acquistato in proprio roulotte perfino dalla Sardegna, visto che nel raggio di 300 km è impossibile trovarle.
 Per venire incontro a queste esigenze, che sono le stesse di coloro che debbono rimanere in zona per
 motivi di lavoro, sarebbe opportuno che queste necessità fossero fatte proprie dalla Protezione Civile e non
 piuttosto gestite dalle singole persone con le conseguenti difficoltà di tipo logistico ed economico che queste
 comportano, non escludendo, nei casi di necessità per motivi di studio e di lavoro, la possibilità di anticipare per
 queste categorie l’arrivo dei container e delle casette prefabbricate.
 In tal senso, suggerirei un metodo meno verticistico e rigido della gestione dell’emergenza, creando tra
 l’altro un punto di ascolto operativo che dia soluzioni più elastiche alle esigenze dei cittadini. Tutto ciò potrebbe
 evitare la “diaspora scolastica” in atto, favorita anche da alcune istituzioni che si recano negli alberghi ad
 invitare gli alunni a frequentare le scuole della zona del Perugino; fatto estremamente pericoloso perché
 elemento disgregativo della nostra comunità. Un processo purtroppo già in atto, vista la richiesta di nulla-osta
 per il trasferimento degli alunni verso altre città, spesso figli di importanti operatori economici della nostra zona.
 La scuola riparte, ma solo per fare un esempio, le due cartolibrerie di Norcia sono chiuse, anzi i gestori si sono
 trasferiti e dichiarano di non aver intenzione di riaprirle, anche quando i loro negozi saranno nuovamente
 agibili.
 Per quanto riguarda i moduli prefabbricati necessari per ospitare le scuole secondarie di I e II grado,
 sono venuto a sapere che è intenzione delle autorità competenti di costruirli nel terreno adiacente all’Istituto
 “R. Battaglia”. Istintivamente potrebbe sembrare la soluzione più idonea perché si creerebbe un polo scolastico
 unico, ma il terreno individuato è quello a più alto rischio idrogeologico del Comune di Norcia, e cioè la Valle di
 Patino. Mi auguro che i moduli prefabbricati vengano istallati almeno nella parte alta del terreno, utilizzando la
 parte più a valle come parcheggio. Auspico inoltre che la realizzazione necessaria ad eliminare i doppi turni non
 abbia tempi burocratici lunghi, analoghi ai prefabbricati che verranno inaugurati il prossimo lunedì.
 Questa soluzione implica una revisione della viabilità di accesso al polo scolastico, prevedendo
 l’allargamento di viale Lombrici e delle altre vie di accesso all’area scolastica e la creazione di marciapiedi, per la
 sicurezza degli studenti, e di nuovi parcheggi.
 Mi auguro che le autorità competenti percepiscano realmente la gravità della nostra situazione ed
 operino con celerità per risolvere i problemi della nostra comunità, altrimenti il rischio che si corre è che ai
 tragici ed immani danni del terremoto si sommino quelli causati dai ritardi e dalle inefficienze della macchina dei
 soccorsi.
 Colgo l’occasione per ringraziare sin da ora tutti coloro che si stanno impegnando per ridare speranza al
 nostro futuro e per risolvere i problemi causati dal sisma e alleviare le sofferenze delle nostre popolazioni.
 Nella speranza che i problemi sopra esposti possano avere una rapida soluzione, in attesa di un cenno di
 riscontro, distinti saluti.
 Norcia, li 11 novembre 2016 Il Commissario Straordinario
 
 
 Lorenzo Delle Grotti
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